Ieri, giovedì 24 luglio, i Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 50enne italiano, noto alle Forze dell’Ordine.
L’uomo è indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e atti persecutori nell’ambito di un’indagine avviata a seguito della querela presentata dalla vittima, una donna italiana di 48 anni. Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero della Procura di Bologna, hanno evidenziato una lunga e grave situazione di violenza domestica.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, l’indagato avrebbe ripetutamente maltrattato la compagna, costringendola a vivere in un regime di angoscia e terrore. Le condotte contestate comprendono insulti, minacce e aggressioni fisiche, tra cui schiaffi e pugni. Le stesse modalità comportamentali, secondo quanto emerso, sarebbero state rivolte anche alla figlia minore, nata dalla relazione tra i due.
“Tutta questa situazione ha provocato nella donna un perdurante e grave stato di agitazione e paura per la propria incolumità e quella della figlia”, si legge nel comunicato dei Carabinieri, che sottolinea come le esplosioni d’ira dell’uomo fossero spesso dettate da una “morbosa gelosia nei confronti della moglie e della figlia”.
A seguito dell’attività investigativa, il 50enne è stato rintracciato dai Carabinieri e ora è formalmente sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e a tutti i luoghi da lei abitualmente frequentati.