PER TUTTI era una roccia, eppure il suo cuore ha cessato di battere sabato pomeriggio, a soli 29 anni per una pancreatite che lo ha stroncato in pochi giorni. Se ne è andato lasciando tanti nel dolore Sandro Vittozzi, originario di Roma ma sin da piccolissimo a Santa Maria Nuova con le sorelle maggiori Loredana e Marina. Poi nel 2009 il trasferimento a Castelbellino Stazione con la sua famiglia. Soffriva di disturbi alimentari e da qualche settimana si era rivolto agli specialisti poi, una decina di giorni fa, l’aggravamento e il ricovero all’ospedale di Jesi. Un macchinario all’avanguardia avrebbe potuto forse salvargli la vita, ma non c’è stato abbastanza tempo.
Sandro Vittozzi, una passione per i computer e i dispositivi elettronici che erano diventati anche il suo lavoro (era dipendente della Pc Service Computer &Service di Scorcelletti, frazione di Castelbellino) è entrato in coma farmacologico. Inutili le preghiere della fidanzata Gloria Piantoni, ventitrè anni dipendente della pizzeria «Centrale» di Santa Maria Nuova: «Sandroooooooo… ho pauraaaaa. Ti prego! Torna da me ascoltami» è il grido disperato dalla bacheca Facebook di Gloria venerdì. E appena poche ore prima, quando le condizioni di salute di Sandro si sono aggravate: «Tu che sei in ogni mio battito, in ogni mio respiro, in ogni mio pensiero. Voglio darti tutto il mio amore e appoggio. Non puoi vedermi, ma io ci sono. Sono qui Amore mio».
Un dolore lancinante quello di Gloria con cui era Sandro fidanzato da ben otto anni e dei tanti amici che ieri sono andati a portargli l’ultimo saluto alla camera mortuaria di Jesi. In tantissimi a stringersi attorno allo strazio di mamma Lucia e papà Maurizio, oramai da oltre vent’anni residenti tra Santa Maria Nuova e Castelbellino stazione e di Giulia.
Un fiume di giovani e non in lacrime che si affidano anche a Facebook per lanciargli l’ultimo messaggio. Come il cugino Emanuele che gli chiede perdono: «Credere che non ci sei più non è facile. Eravamo lontani ma eri lì. Mi aggrappo ai ricordi, rimpiangendo tutto quello che abbiamo perso, tutto quello che avrei voluto dirti. Ora non c’è più tempo. Mi rimane solo la speranza che ti arrivino le mie preghiere. Perdonami cugino mio».
Sandro particolarmente conosciuto a Jesi dove ha frequentato le scuole medie Duca Amedeo di Savoia e poi Ragioneria, ha scelto di essere cremato. Domani in mattinata a Castelbellino il rito funebre celebrato da Don Luca Giuliani, una cerimonia laica. Il Resto del Carlino