«LE TELECAMERE per la sicurezza di Cattolica vanno bene, ma prima di pensare a costosi sistemi di videosorveglianza mettiamo più punti luce soprattutto nelle zone periferiche».
L’appello che il Movimento 5 Stelle di Cattolica lancia al sindaco Cecchini è chiaro: «Assolutamente lodevole l’intenzione dell’amministrazione di attuare politiche preventive, in contrasto ai fenomeni di microcriminalità. Ma siamo molto perplessi sull’efficacia dell’utilizzo di telecamere a circuito chiuso.
Al momento non ci è ancora possibile visionare il progetto, ma apprendiamo che il posizionamento è previsto nel solo centro e nella zona mare. Aree già coperte da dispositivi privati di telesorveglianza». Per i grillini le zone da sorvegliare sono altre: «E’ cosa nota che la maggior parte dei furti, in appartamento, avvengono sempre nei cosidetti quartieri dormitorio di periferia, zone meno illuminate e controllate. Chiediamo di aumentare i punti luce in queste zone. Già potrebbe essere un deterrente a costi contenuti».
I grillini restano perplessi anche sull’acquisto di telecamere sofisticate, a riconoscimento facciale, come annunciato dall’amministrazione nei giorni scorsi. «Sarebbero costi elevatissimi per l’acquisto dei macchinari, dei software e anche del personale che gestirà il servizio, attivo 24 ore su 24 – continua il M5S di Cattolica – Gli 80mila euro previsti, come annunciato, non bastano».
I pentastellati ribadiscono di non essere «critici a priori all’iniziativa, ma nei confronti delle modalità con le quali il progetto dovrebbe essere realizzato. Si tratta dell’ennesimo progetto fumoso, che non è stato neanche convidiso e discusso con i cittadini». E allora scattano le richieste: «Esiste una documentata previsione dei costi globali del progetto? Chiediamo trasparenza e confidiamo in una chiara e pronta risposta da parte dei nostri amministratori».
Resto del Carlino