IL PD HA DECISO, si faranno le primarie. Dopo una vigilia piuttosto agitata nessuna divisione si è manifestata, invece, lunedì sera in via Amici durante la riunione dei ‘compagni’. Niente candidato unico ma all’unanimità la direzione Pd ha sostenuto la proposta del segretario di allestire primarie aperte, dunque tutto l’elettorato sarà chiamato a votare a fine febbraio il candidato Pd. «Il candidato sindaco del PD sarà eletto con primarie aperte di partito – spiega il segretario Alessandro Montanari – al Circolo dico di affrontare questa fase con serietà, apertura alla città e coraggio». Presente il segretario regionale Pd Paolo Calvano e il segretario della Federazione Pd riminese Juri Magrini.
«HO PROPOSTO le primarie – continua Montanari – perché ci credo fortemente. Le ho sempre sostenute, e io stesso sono stato eletto con quel metodo. Sono nel nostro Dna di Pd, e sono utili per proseguire il percorso di apertura che da anni portiamo avanti a Cattolica. Sono utili, ovviamente, se sono lo strumento per selezionare proposte politiche e persone, in un dibattito aperto alla città, mentre non possono ridursi a una sterile e deleteria conta interna. Ho proposto alcune linee guida, precisando che se a livello nazionale si individuerà un quadro di regole diverse su date e percorsi organizzativi potremo adeguarci strada facendo. Intanto saranno Primarie del Pd, aperte alla partecipazione di tutti i cittadini come sempre. Come data, ritenendo troppo avanti il 20 marzo che si prefigura come data nazionale, ho proposto il 28 febbraio. A breve predisporremo il regolamento e la modulistica, qualora il percorso del nazionale sia incompatibile coi tempi di quello messo in campo dal Circolo». I nomi? In pole position al momento da voci di corridoio paiono esserci Corrado Piva e Pietro Pazzaglini con la candidatura di Sergio Gambini molto incerta ma ancora possibile. Paiono tramontare, invece, nelle ultime ore anche le candidature di Paolo Russomanno e Leo Cibelli. Montanari conclude nuovamente sul senso delle Primarie: «Sono contento che il Circolo abbia avvallato all’unanimità la mia proposta. In questi anni ho calcato molto il segno sull’apertura e il dialogo con la società, aprendoci con umiltà ma in modo attivo ai contributi e alle idee di tutti. Quello delle primarie, di cui mi farò garante perché siano organizzate e svolte in modo serio e sereno, sarà un altro passo verso questo «partito aperto» che senza egemonia ma con una rinnovata capacità propulsiva sa inserirsi nel quadro di una società che cambia e che vede una ricchezza di energie, intelligenze e capacità cui il Pd stesso deve guardare con interesse».
Resto del Carlino