Cattolica. «In città oltre settanta negozi sfitti»

affittasiIL COMMERCIO della Regina scopre quanto è dura la crisi e le categorie ora forniscono numeri che allarmano. Nonostante la crescita di presenze turistiche nell’estate appena trascorsa in città, da dati Adac e Confesercenti si contano negli ultimi mesi oltre una settantina di negozi e spazi commerciali sfitti o in vendita sul territorio comunale ed insomma la crisi è forte ed ora servono strategie per il futuro in una città con centinaia di attività tra licenze stagionali ed annuali. «Purtroppo l’estate appena trascorsa ha confermato che il turismo di Cattolica è un turismo che non aiuta il commercio con il suo potere d’acquisto – conferma Gilberta Galli, segretaria Confesercenti – stiamo parlando di turisti che prenotano alberghi e spiagge ma poi non acquistano nulla o quasi durante il loro soggiorno, a parte consumare magari un gelato o una cena al ristorante. L’abbigliamento ed i bazar con articoli da mare hanno fatto registrare anche quest’estate un calo tra il 10 ed il 15% e questo deve far riflettere un po’ tutti. I bar ed i ristoranti hanno lavorato ma a noi risulta un bilancio anche per loro non oltre un 5% in più e dunque per migliorare ancora servono strategie di mercato, un turismo sportivo o di nicchia, comunque specializzato e con potenzialità maggiori. Anche in ambito di turismo straniero si deve ragionare su una promozione mirata d’Oltralpe.
D’ALTRONDE oltre una settantina di negozi e spazi sfitti o vendesi devono far riflettere. C’è poi da rimarcare anche il fenomeno dell’abusivismo commerciale che rappresenta da sempre una concorrenza sleale, per molte attività ritrovarsi venditori abusivi sulla spiaggia ogni giorno è davvero un problema». Così pure Giuseppe Barbieri, presidente Adac: «Fa riflettere che in città vi siano oltre 70 negozi e spazi commerciali sfitti o in vendita, l’amministrazione comunale dovrebbe interrogarsi su strategie diverse di rilancio. Penso ad esempio a pacchetti di turismo sportivo magari creando sinergie con le nostre strutture e quelle di S.Giovanni e Misano. La città ha necessità di una promozione mirata e di una politica che capisca che il turismo è anche legato al potere d’acquisto ed al nostro tessuto commerciale. Che necessita strategie migliori».

Resto del Carlino