Cattolica. Picchia il rivale del figlio di 10 anni. Condannata la mamma giustiziera

”Mamma, quel bambino mi ha picchiato”. Ma quando ha visto suo figlio di dieci anni piangere disperatamente, la signora (all’epoca dei fatti 49enne, originaria del sud Italia) ha perso il lume della ragione e non ha saputo arginare la sua rabbia. Come una furia, la donna è volata sul ‘rivale’ della sua creatura, un altro bimbetto di non ancora dieci anni e lo ha preso a violenti schiaffoni.

Solo l’intervento di altri genitori ha sottratto il piccolo dalle grinfie della mamma ‘giustiziere’. Una vicenda che è stata ripercorsa nell’aula del tribunale a Rimini dove la donna (difesa dall’avvocato Igor Bassi) era imputata per lesioni personali, aggravate dal fatto di essere state compiute su un minore di anni dieci (la famiglia del piccolo era rappresentata dall’avvocato Luigi Renni).

La donna è stata condannata a 1200 euro di ammenda ed a mille euro di danni. L’incredibile storia ha avuto inizio nel settembre del 2009 al Parco della Pace, a Cattolica. Alcuni bambini stavano giocando a pallone, ma, all’improvviso, come spesso accade, è nato un diverbio tra due ragazzini con tanto di botte. Ma uno dei due due è corso dalla madre a chiedere aiuto. «Quel bimbo mi ha pestato», le aveva confessato, in lacrime. E la donna non ci ha pensato su due volte a ‘vendicare’ il proprio pargoletto. Si è diretta sull’altro bambino e, di fronte a testimoni allibiti, lo ha iniziato a colpire con pesanti ceffoni al volto. Alcune madri però sono subito intervenute a difesa del piccolo rivale e lo hanno sottratto alla furia della ‘giustiziera’. I

l bambino pestato è stato subito trasportato in ospedale perchè aveva riportato una ferita ad un occhio, oltre un violento stato di choc in seguito alle percosse subite. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Cattolica: subito si erano focalizzate per dare un nome ed un volto all’aggressora.

Grazie alle testimonianze raccolte, i militari dell’Arma erano risaliti alla madre ‘giustiziera’. Da qui tutto l’iter fino alla condanna a mille duecento euro di ammenda per la madre che ha usato le proprie mani per picchiare un bimbetto. La donna ha sempre sostenuto la sua innocenza: «Non ho mai colpito quel bimbo». L’avvocato Bassi ha già preannunciato che ricorrerà in Appello. Il Resto del Carlino