Cauzione cautelare una ‘via’ che dipende dal magistrato. I rinviati a giudizio possono usufruirne anche se palesemente colpevoli, gli inquisiti purtroppo no.

tribunaleUtile solo a rinviare la prigionia a fine processo. Il rilascio su cauzione e? un istituto molto semplice da attuare. Si tratta in sostanza della possibilita? di pagare una somma in denaro per non scontare la custodia cautelare in carcere.

Ma attenzione: non si tratta di una pena pecuniaria, ma di un versamento volontario (pattuito con il magistrato) per evitare la misura del carcere preventivo pre procedimento.

Non si tratta di un escamotage per evitare di scontare l’attesa in carcere, ma di un modo per evitare di restare in cella prima che sia emessa una sentenza di condanna. Meglio, prima della conclusione del processo e che sia emessa una sentenza di condanna.

La carcerazione cautelare e? la famigerata carcerazione preventiva sulla quale ci sono numerosi e accesi dibattiti. Anche in Republica sull’onda di alcuni processi o indagini in corso.

Secondo alcuni e? assolutamente ingiusta in ogni caso; per altri e?, invece, fondamentale.

Il pagamento di questa cauzione (fissata dal giudice in rapporto al tipo di reato e al reddito dell’indagato) non consente di evitare
la galera, consente solamente di rinviarla alla conclusione del processo.

Sulla sua giusta applicazione non e? facile esprimersi. Non puo? essere stabilita in maniera univoca per ogni giurisdizione. Infatti, ogni Paese si regola come meglio crede. Comunque a monte della cauzione c’e? una motivazione, chiamiamola, umanitaria cioe? di impedire che una indagine si

prolunghi oltre ogni ragionevole scadenza. Questo accade in quei Paesi dove la durata della fase inquisitoria non ha termini ben definiti. Purtroppo, per chi si trova ai Cappuccini, a San Marino non ci sono scadenze. La Legge concede ampia discrezionalita? al giudice inquirente. E? quanto, ieri, e? stato concesso a uno dei due romeni accusati di furto.

Gian Maria Fuiano, La Tribuna