
(ANSA) – PIACENZA, 18 GEN – Dieci richieste di patteggiamento
per detenzione ai fini di spaccio e cinque richieste di rito
abbreviato. Sono le istanze che questa mattina sono state
presentate al gup di Piacenza dagli avvocati degli imputati
dell’inchiesta sulla stazione ‘Levante’, la caserma dei
carabinieri di Piacenza che la scorsa estate è finita
sequestrata in un’indagine condotta della Guardia di finanza e
della Polizia locale, e coordinata dalla procura piacentina.
Le richieste di patteggiamento riguardano i civili, quasi
tutti pusher stranieri, finiti, mentre le richieste di
abbreviato sono state presentate dai difensori dei cinque
carabinieri arrestati, tre dei quali questa mattina erano
presenti nell’aula allestita in via straordinaria dentro al
quartiere fieristico di Piacenza Expo: Giuseppe Montella, giunto
dal carcere scortato dalla polizia penitenziaria, Daniele
Spagnolo e Marco Orlando, ancora agli arresti domiciliari.
L’udienza è stata rinviata all’8 febbraio per la discussione dei
riti abbreviati.
Sempre nell’udienza di oggi il giudice ha ammesso l’Arma dei
carabinieri come parte civile, così come due sindacati dei
carabinieri (Silca e Nsc) e l’associazione Pdm (Partito per la
tutela dei diritti dei militari), oltre ad altre nove persone,
tra cui alcuni pusher che hanno denunciato le violenze che
accadevano all’interno della caserma.
Il Giudice “legittima e riconosce il potere di
rappresentatività del personale da parte dei sindacati militari
nonché la loro personalità giuridica”, commenta Massimiliano
Zetti, segretario generale nazionale Nsc, che manda anche “un
grande ringraziamento per il successo ottenuto e per l’impegno e
la professionalità va all’avvocato Maria Grazia Russo del Foro
di Ravenna”. (ANSA).
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