CCIAA. OK A FUSIONE REGGIO-PARMA-PIACENZA, OPERATIVA DA 2018. NASCE LA PIU’ GRANDE IN EMILIA-ROMAGNA, ”VALE 160.00 IMPRESE”

Via libera delle Camere di Commercio di Reggio Emilia, Parma e Piacenza al cammino di accorpamento che porterà alla nascita di una delle più grandi realtà camerali italiane con circa 160.000 imprese iscritte e 200 dipendenti nei tre territori.

La decisione assunta oggi, individualmente, in contemporanea e all’unisono dai tre Consigli camerali sarà ora comunicata ad Unioncamere e passerà al vaglio del ministero dello Sviluppo economico, chiamato a pronunciarsi con specifico decreto sull’accorpamento, la cui piena attuazione è prevista nelle prime settimane del 2018.

“Con le delibere assunte dai Consigli- sottolineano Stefano Landi, Andrea Zanlari e Alfredo Parietti, rispettivamente presidenti delle Cciaa di Reggio Emilia, Parma e Piacenza- si conclude un percorso di approfondimento e di confronto complesso ma molto soddisfacente sia negli esiti che in tutti i passaggi che hanno consentito di evidenziare i tanti elementi di omogeneità che si riscontrano nei nostri territori, i comuni bisogni delle imprese e le più marcate vocazioni che li contraddistinguono”.

Proprio per questo, proseguono i presidenti, “le decisioni di oggi non ottemperano soltanto a norme stabilite dalla riforma delle Camere di commercio, ma gettano le fondamenta per una nuova ”casa comune” delle organizzazioni e delle imprese dei nostri territori, caratterizzata da alti livelli di efficienza e da una condivisa visione delle azioni necessarie allo sviluppo”.

Mentre prende formalmente il via il cammino di accorpamento, Landi, Zanlari e Parietti guardano già agli interventi futuri e spiegano: “La flessione delle entrate determinata da una riforma che con il 2017 porta al dimezzamento del contributo camerale si riflette, ovviamente, sui possibili investimenti a sostegno dello sviluppo del territorio. Ma è proprio a fronte di questa situazione che, insieme, moltiplicheremo i nostri impegni per assicurare nuovi servizi e azioni che possano positivamente incidere sui primari fattori di competitività delle economie locali, sfruttando al meglio tutte le opportunità derivanti dall’accorpamento”.

La nuova Camera di commercio, in particolare, sarà la più grande dell’Emilia-Romagna e tra le prime d”Italia.

Opererà su un territorio in cui sono presenti 159.179 imprese con 509.999 addetti, capaci di generare un valore aggiunto di 37,5 miliardi di euro ed un export che si attesta a 19,5 miliardi di euro, cifre che rappresentano il 30% dell’intera economia della regione.

Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, la nascente Camera di commercio avrà più di 70 milioni di euro di patrimonio netto e quasi 25 milioni di incassi annuali. (Cai/ Dire)