Cancelliamo la tassa della vergogna. Lavoratori frontalieri e sammarinesi hanno riempito il Teatro di Dogana per l’assemblea promossa da CSU e sindacati dell’Emilia Romagna e Marche (CSIR). Superate le 20 firme dei consiglieri per il ricorso al Collegio dei Garanti contro la tassazione dei frontalieri e i pensionamenti forzati nella PA.
“Il mondo del lavoro non ci sta – afferma la Centrale Sindacale Unitaria – e chiede di cancellare gli articoli della Finanziaria che si abbattono sui redditi dei frontalieri, dei dipendenti pubblici e dei pensionati. La grande assemblea di giovedì è stata solo la prima tappa di un percorso di mobilitazione che nei prossimi giorni continuerà nei luoghi di lavoro.”
La tua firma per l’equità. Sono già centinaia le adesioni alla petizione promossa dalla Centrale Sindacale Unitaria in cui si chiede al Governo “un atto di coraggio e di saggezza”. Ovvero l’apertura di un tavolo di confronto per dare equilibrio sociale al Paese. Sono sette i punti cruciali della petizione: dalla tassazione frontalieri, ai pensionamenti forzati; dai tagli dell’indennità pubbliche, all’addizionale Igr.
Petizione che sarà al centro dell’attivo dei delegati sindacali in agenda per lunedì pomeriggio alla Sala San Giuseppe di Valdragone.
L’offensiva sindacale contro la “tassa della vergogna” si sposta in Italia. E’ fissato permercoledì 2 febbraio alle 11 l’incontro tra il Consiglio Sindacale Interregionale San Marino, Emilia Romagna e Marche e il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. In programma nelle prossime settimane a Roma anche un in contro con Marco Zacchera, presidente del Comitato Italiani all’estero della Camera dei Deputati.
“La nuova tassa ai frontalieri è un vero e proprio autogol diplomatico – spiega la CSU – che rischia seriamente di complicare e ostacolare innanzitutto i rapporti con le Regioni vicine a San Marino. Lo conferma l’ordine del giorno approvato in dicembre dall’assemblea regionale dell’Emilia Romagna, che ha giudicato penalizzante e discriminatoria la tassazione riservata ai lavoratori italiani occupati in Repubblica. Così come ha il sapore inopportuno della rivalsa la dichiarazione del Governo di legare il provvedimento fiscale dei frontalieri alla firma degli accordi bilaterali.Insomma, una sorta di tassa transitoria per convincere Tremonti alla firma”.
Raggiunto e abbondantemente superato infine il quorum dei 20 consiglieri per chiedere l’incostituzionalità ai Collegio dei Garanti degli articoli della Finanziaria che introducono la tassa-frontalieri i pensionamenti forzati nella Pubblica Amministrazione.
Comunicato stampa CDLS