C’è chi fa di qualcosa o qualcuno, la sua ragion di vita…di Gianni Toffali – Verona

C’è chi fa di qualcosa o qualcuno, la sua ragion di vita. Ma non è detto che l’obiettivo scelto, sia necessariamente quello pubblicamente manifestato. Di Pietro per esempio, apertamente fa credere agli italiani di odiare Berlusconi, privatamente però, come dimostrato da moltissime indagini che lo riguardano, se la sfanga brillantemente nel settore immobiliare, soprattutto quello di famiglia. Ma il personaggio che riesce meglio a mischiare pubblico e privato, è senza ombra di dubbio Roberto Saviano. Possibile che, a parte qualche dirigente Rai, nessuno si sia accorto che il supereroe dell’anticamorra vuole apparire a tutti i costi in televisione, non per  il bene dell’Italia, ma più banalmente per ottenere fama, potere, successo e ricchezza? D’altra parte, dato l’andazzo sociale del momento ove se non si appare non si è nessuno, le ambizioni del modaiolo Saviano appaiono più che mai legittime. E’ vero che ogni paese ha bisogno del suo eroe, ma è altrettanto vergognoso che il novello Derrich  abbia chiesto alla televisione di stato un cachet di trecentomila euro per salvare (a parole) gli italiani dalla camorra e dall’immoralità dilagante.  Siamo realisti, le decine di delinquenti, camorristi e mafiosi arrestati nei mesi scorsi dalle forze dell’ordine, sono finite in galera per le “sconvolgenti” rivelazioni di Saviano o per l’azione straordinaria (e poco ciarliera) del governo Berlusconi e del ministro Maroni? Ed allora, ha senso ed è morale, fare a gara per concedere cittadinanze onorarie, luci e palcoscenici ad un personaggio che ha fatto della retorica parolaia uno strumento per arricchire se stesso e,  come si sussurra nei palazzi, assicurarsi una futura candidatura alla leadership del Partito Democratico? L’Italia liberata non deve ringraziare né parolai, né retori, né chiacchieroni, ma quegli agenti delle forze dell’ordine caduti in silenzio mentre difendevano il popolo italiano dalla piovra della criminalità.

Gianni  Toffali  Verona