Non era bastata la cantonata, nel Dicembre scorso, presa, sempre dal nostro mitico Cecco, quando si lamentava del fatto che il Ministero Finanze italiano aveva dato la possibilità, alle banche sammarinesi, di posticipare la data dei trasferimenti dei capitali, di chi scudava, di sei mesi.
Grazie a questa possibilità le banche hanno potuto prendere una boccata di ossigeno e non svenarsi. Ma anche quella volta non l’aveva capito! Anzi la considerava una tragedia e un passo falso del Governo, che a lui piace molto poco…chissà perchè?
Ora siamo, invece, col rappresentante fiscale! E, sentite cosa dice:
”L’abolizione del rappresentante fiscale che potrebbe mettere a breve in seria difficoltà le imprese della Repubblica di San Marino non è una necessità derivante da una nuova normativa sull’Iva introdotta dalla Unione Europea come fino ad ora si era inteso.
Ma è, per così dire, una ‘cattiveria’ tutta italiana, che si aggiunge fra l’altro proprio in questi stessi giorni a quella del blocco dei vaglia.”
Il rappresentante fiscale, qualora verrà abolito – ma ancora nulla è stato deciso infatti ci sarà un ulteriore incontro nei prossimi giorni – non lo sarà per tutte le tipologie di operatori (italiani).
O meglio verrà tolto solo per coloro che fattureranno a Enti (tipo Ospedali, Pubblica Amministrazione ecc.ecc.) o Fondazioni; quindi meglio non fare allarmismi e catastrofismi, che sono realmente fuoriluogo e ingiustificati. Molto meglio aspettare e vedere come vanno a finire le cose, senza giungere a conclusioni affrettate, ed in questo momento inopportune.