Incredibile come nella antica libera terra di San Marino, uno dei pochi caposaldi rimasti, si voglia chiudere la bocca a chi non la pensa come i padroni delle Ferriere!
Eppure le cronache ci dicono che ultimamente si è cercato di legiferare x zittire chi la pensa diversamente, x zittire chi da voce a centinaia di cittadini che preoccupati dal far nulla del Governo, e dai segnali inquietanti di gravi difficoltà che provengono da ogni settore del paese, dalla Pa all’iss, dal Commercio al Territorio,dalla Sanità al Lavoro, dalla libera professione all’Industria, dalle assurde bollette del gas,nessuno escluso.
Invece si vuole censurare l’informazione, la libertà di azione, di parola e di far satira e di criticare l’operato di chi non rispetta il mandato popolare, la si vuole intimidire, bloccare e cancellare, cercando di ottenere solo commenti e giudizi favorevoli che una politica buona deve ottenere senza usare le aule del Tribunale.
Il fatto di avere una Tv di Stato telecomandata a disposizione non basta,si vuole mettere il bavaglio ai giornali su carta e sul web oltre ad intimorire chi scrive su facebook. Facile fare denuncia da Ministri, che la cronaca ci racconta pare fossero abituati a telefonarsi con alcuni giudici, senza dover affrontare le spese di giudizio, di tasca propria.
La vera denuncia va alla Sanità ridotta ai minimi termini con consulenti con stipendi da urlo e risultati da piangere, una Sanità che sopravvive grazie al valore e all’abnegazione di chi tutti i giorni fornisce prestazioni sanitarie di valore, nonostante le enormi difficoltà irrisolte, le code di sei mesi per una visita, le ore in attesa per parlare con il proprio medico e questo dopo 3 anni e mezzo di Governo non è’ accettabile e che sarebbe meglio dedicarsi a risolvere i problemi della gente, del paese, invece di chiedere il rispetto dell’onore leso per una parole di troppo, dettato da uno stato d’animo, in un periodo dove San Marino vedeva morire a raffica i propri cari, senza aver avuto i vaccini in tempo utile, come invece ebbero all’epoca l’Italia e l’intera Europa, tranne San Marino.
Strano che dopo quella tragedia nessuno abbia denunciato il mancato e cattivo operato di chi doveva mettere in sicurezza il Paese. Strano e difficile da spiegare ai giovani che la libertà di espressione è compromessa.
La politica da sempre sopporta critiche e giudizi a volte magari anche forti ma raramente in passato un politico di razza si sarebbe permesso di querelare un cittadino, perché quando il politico ricorre alla denuncia vuol dire che è un politico di scarso livello. Ricordo quando Forattini disegnava in prima pagina la mafia siciliana raffigurando la mappa della Sicilia con una testa di coccodrillo, con la coppola e gli occhiali di Andreotti,quest’ultimo mai ha denunciato qualcuno.
Mi rendo conto che il paragone politico è indecente ma la denuncia usata per far capire chi comanda, è fuori luogo e sarebbe curioso se in appello, il nostro distratto Tribunale si accorgesse che la pena di 4 mesi per un insulto derubricato grazie ad un errore di genere, fosse sproporzionata, decidendo di ristabilire la differenza ed il peso che ha un Ministro,rispetto ad un comune cittadino, assolvendo il denunciato, rivedendo la sentenza che è molto peggio della pena,magari con un’ammonizione,ripristinando il livello dello scontro politico che e’ fatto anche di giudizi forti, ma sempre politico deve restare.
Erik Casali-Partito Socialista.