Una mano che la afferra per il collo e praticamente la immobilizza, poi un bacio rubato e sùbito dopo le braghe di lui calate a mostrare i genitali, mentre lei, quindicenne, fa di tutto per dileguarsi e ci riesce solo quando un passante interviene e fa fuggire il violentatore.
Una scena dai toni decisamente forti e per certi versi drammatici quella consumatasi a Cerreto d’Esi nel cuore della notte a poche centinaia di metri da dove si svolgeva la tradizionale Festa dell’Uva e per la quale, in coda alla ricostruzione degli inquirenti, i carabinieri hanno denunciato a piede libero il 31enne marocchino A.O. per violenza sessuale e atti osceni.
E’ stata la stessa ragazzina a raccontare il giorno seguente ai carabinieri quanto avvenuto attorno alle tre del mattino dello scorso 14 settembre (ma la vicenda è stata resa nota solo ieri) presentandosi nella caserma del paese guidata dal maresciallo Federico Pellegrini assieme ai genitori a cui aveva già riferito l’accaduto.
Sembrava una serata come tante altre all’insegna dell’allegria e così è stata, ma quando la 15enne ha lasciato gli amici e si è incamminata da sola verso la propria abitazione lungo una via neanche troppo periferica, ecco l’imprevisto. Dopo qualche decina di metri la ragazza ha iniziato a capire che uno sconosciuto la stava seguendo, anch’egli a piedi, ma non ha fatto in tempo ad allungare il passo per raggiungere senza conseguenze il portone di casa peraltro piuttosto vicino.
Così nello spazio di pochi secondi si è consumato il brutale approccio dell’uomo, fino a quando le grida di aiuto della ragazzina si sono rivelate decisive per far fermare un automobilista che sùbito ha capito cosa stesse accadendo. L’aggressore è così fuggito, mentre la minorenne è potuta tornare a casa incolume, ma con la volontà di capire chi l’avesse presa di mira.
Da qui la sua deposizione ai carabinieri che, sotto il coordinamento del capitano Benedetto Iurlaro, hanno iniziato a raccogliere una serie di elementi e indizi per cercare di dare un volto all’aggressore. Ci sono volute verifiche di vario genere comprese le ricostruzioni fotografiche a cui ha collaborato la stessa minorenne per risalire al 31enne che, sempre stando alla versione degli inquirenti, avrebbe agito quella notte confidando di non essere visto e riconosciuto da terze persone.
L’uomo, che in passato per un breve periodo ha vissuto a Cerreto d’Esi, il giorno precedente si sarebbe reso protagonista di un episodio simile mentre viaggiava sul treno Jesi-Fabriano esibendo i genitali davanti ad una passeggera per poi scendere dal convoglio in tutta fretta incalzato da altri utenti del treno. Le investigazioni dei militari hanno portato anche ad ipotizzare che l’uomo agisca pure via Facebook per cercare di catturare l’attenzione di qualche ragazzina a cui si sarebbe presentato come un diciottenne intenzionato a chiedere l’amicizia sullo stesso social network ad alcune giovani più o meno di quella fascia di età.
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