Si è rinnovata anche quest’anno una delle tradizioni più antiche e identitarie della città: la consegna del sale di Cervia al Santo Padre, avvenuta ieri mattina in piazza San Pietro, durante l’udienza generale di Papa?Leone?XIV.
L’omaggio, simbolo di purezza e di fraterna riconoscenza, è stato portato a Roma da una delegazione cervese guidata dall’assessore Gabriele?Armuzzi, che ha consegnato al Pontefice una panira di salfiore proveniente dalla salina Camillone, raccolto e donato dai salinari al sindaco in occasione dell’evento “Sapore?di?Sale” lo scorso settembre.
Il dono ha seguito un percorso simbolico lungo il Cammino del Sale, attraversando borghi e colline romagnole fino alla Città del Vaticano. Il Papa ha accolto con gratitudine la delegazione, esprimendo il proprio apprezzamento per l’“oro bianco” della tradizione cervese.
La cerimonia discende da un’usanza nata nel 1444, quando il cardinale Pietro?Barbo, futuro Papa?Paolo?II, divenne vescovo di Cervia. In segno di riconoscenza verso Papa?Eugenio?IV, suo zio, scelse di inviargli il sale prodotto nella diocesi, allora uno dei beni più preziosi dello Stato Pontificio. La consuetudine proseguì per secoli, fino al 1870, anno della breccia di Porta Pia, che segnò l’interruzione dei rapporti ufficiali fra il Vaticano e il Regno d’Italia.
La ripresa del rito risale al 2003, grazie all’impegno di monsignor?Mario?Marini, sacerdote cervese che volle restituire alla città questo antico legame con la Santa?Sede. Da allora, il sale di Cervia giunge ogni anno a Roma come segno di continuità storica e di spiritualità radicata nel territorio.