Cesena, Bakkali e Gnassi (PD): “Inaccettabile l’ipotesi di chiusura della Sala Operativa del Commissariato. Il Governo non ignori la voce della città”

«Da settimane circola con insistenza la notizia – mai smentita – della volontà del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di chiudere la Sala Operativa del Commissariato di Cesena. Un’ipotesi irricevibile e incomprensibile, che rischia di compromettere seriamente la sicurezza del territorio e rappresenterebbe un’umiliazione per le donne e gli uomini della Polizia di Stato che operano con dedizione in condizioni già difficili». Così i deputati del Partito Democratico Ouidad Bakkali e Andrea Gnassi, firmatari di un’interrogazione al Ministro dell’Interno.

«Sarebbe del tutto ingiustificato – prosegue Bakkali – ridurre la capacità operativa del Commissariato di Cesena proprio nel momento in cui sta per essere completata la nuova sede, frutto di un impegno condiviso tra Ministero e Comune. Una scelta del genere vanificherebbe anni di lavoro, investimenti pubblici e collaborazione istituzionale, soprattutto sul fronte della videosorveglianza, che ha visto il Comune di Cesena in prima linea.»

«Il caso dei Carabinieri – aggiunge Gnassi – è emblematico: dopo il trasferimento a Forlì, sono tornati sui propri passi riconoscendo che l’accentramento aveva prodotto più disagi che benefici. Ripetere lo stesso errore con la Polizia di Stato sarebbe miope e dannoso. Chiediamo al Ministro Piantedosi di ascoltare la voce di un’intera città e delle sue istituzioni, e di convocare quanto prima un incontro per fare chiarezza e scongiurare questa scelta sbagliata.»

«Sosteniamo con convinzione l’iniziativa assunta dal Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, che ha già chiesto formalmente un incontro al Ministero e ha dichiarato l’intenzione di attivarsi con ogni mezzo, a partire da una raccolta firme, affinché questa decisione non venga portata avanti. Attendiamo ora una risposta dal Ministero dell’Interno, nella convinzione che una decisione così rilevante debba tenere conto delle esigenze reali del territorio e della sua sicurezza. Depotenziare di fatto la Polizia di Stato colpisce la città e i cittadini su una delle questioni più sensibili di una comunità. L’ordine pubblico spetta allo Stato e non si possono colpire gli enti locali  in questo caso il Comune di Cesena e il Sindaco Lattuca».