Cesena, caos al Pronto Soccorso: 31enne tunisino torna a creare disordini all’ospedale Bufalini

A Cesena si è verificato un nuovo episodio di tensione all’interno dell’ospedale Bufalini. Protagonista, ancora una volta, un 31enne di origine tunisina già noto alle autorità per precedenti comportamenti aggressivi nei confronti del personale sanitario.

L’uomo, residente nella zona di Bulgaria, era già salito alle cronache locali appena cinque giorni fa, dopo aver colpito con dei calci un’infermiera all’interno della Piastra Servizi, rischiando di farla cadere dalle scale. In quell’occasione era stato denunciato a piede libero.

Questa volta, l’episodio è avvenuto nella mattinata di ieri, intorno alle 10:30, dopo che il soggetto era stato soccorso dal 118 in seguito a un incidente in bicicletta. Trasportato al Pronto Soccorso per accertamenti, l’uomo ha immediatamente dato in escandescenza: ha iniziato a urlare e insultare il personale al triage, impedendo il normale svolgimento delle attività sanitarie.

Nonostante non abbia usato violenza fisica, l’atteggiamento intimidatorio ha creato forte disagio e disordine all’interno della struttura. Senza attendere il proprio turno, l’uomo ha fatto irruzione negli ambulatori, inveendo anche contro medici e operatori presenti.

Di fronte alla situazione fuori controllo, è stato necessario l’intervento delle guardie giurate in servizio per la sicurezza ospedaliera, appartenenti alla società “Cittadini dell’Ordine”. Questi hanno cercato di contenere l’uomo e nel frattempo hanno avvertito le forze dell’ordine. Tuttavia, all’arrivo degli agenti, il 31enne si era già allontanato dal presidio sanitario.

Nelle ore successive, nuovi avvistamenti hanno segnalato la sua presenza in diverse aree verdi del centro città, dove avrebbe continuato a comportarsi in maniera disturbante, urlando e arrecando disagio ai passanti.

La vicenda, sebbene non sfociata in atti di violenza fisica come nel precedente caso, conferma lo stato di instabilità del soggetto e la sua pericolosità per il personale sanitario e i cittadini. Le autorità continuano a monitorare la situazione.