Tra le foto presenti in un rullino sequestrato nel 1994 a Emanuel Boke, sudafricano ospite del convento dei cappuccini di Cesena all’epoca in cui sparì, proprio da quel luogo, Cristina Golinucci, nel 1991, ce n’è una dove l’uomo è ritratto abbracciato con una ragazza.
La famiglia di Cristina, che da anni sta lottando per riaprire il caso e per trovare la verità sull’omicidio, rivolge un nuovo appello: “Chiediamo alla donna che si riconoscesse in questa foto di contattare noi o le forze dell’ordine”, dice l’avvocato Barbara Iannuccelli, che assiste la madre, Marisa Degli Angeli.
Il rullino era stato sequestrato nell’ambito di un’indagine per violenza sessuale di Boke ai danni di due ragazze cesenati, insieme ad un berretto.
E’ stato sviluppato solo nel 2022 quando è stato riaperto il fascicolo della Procura di Forlì sul caso Golinucci: sono 87 fotografie, alcune che ritraggono Boke in compagnia di altre persone.
La famiglia di Cristina sta puntando a rintracciare Boke e la sua figura sarà al centro della nuova istanza di riapertura delle indagini ai pm forlivesi.
Ansa