Cesena. Giorno Ricordo. Cerimonia frettolosa dell’Amministrazione. Lega: Contrastare silenzi e negazionismi opportunistici

Cesena, 10 feb. “Il minimo sindacale. La cerimonia organizzata dall’amministrazione comunale di Cesena nel Giorno del Ricordo non è durata più di qualche minuto. La posa della corona nella piccola porzione di giardino dedicata alle Vittime delle Foibe, a San Mauro in Valle, da parte del vicesindaco Christian Castorri, un minuto di silenzio e via andare. Lodevolmente presenti, come tutti gli altri anni, diversi rappresentanti delle associazioni d’arma e combattentistiche, delle Forze dell’Ordine, della Polizia municipale. Sono convenuti anche Filippo Rossini presidente del Consiglio comunale, Ines Briganti dell’Istituto storico della resistenza e qualche cittadino. Delle forze politiche cesenati, a scanso di nostre sviste, solo una delegazione della Lega e il capogruppo di Fratelli d’Italia. Un segnale triste e preoccupante di disinteresse della nostra comunità che sta perdendo la memoria perfino della storia recente soprattutto di quella parte di storia che infastidisce molti ambienti della sinistra non solo politica ma anche culturale, mediatica e associazionistica. Inutile tuttavia il tentativo di sbianchettare le responsabilità dei partigiani comunisti jugoslavi e delle truppe del dittatore Tito, di cui il comunismo italiano era alleato, colpevoli delle atrocità commesse contro gli italiani istriani, fiumani e dalmati nell’immediato dopoguerra. Negazionismi e travisamenti dei fatti da parte di una certa sinistra non riescono più a tenere celato l’orrore delle ‘foibe’ con migliaia di martiri orribilmente trucidati e la cacciata di circa 350mila italiani dalle loro terre, privati di ogni avere. Per decenni la strage anti-italiana è stata cancellata per motivi politici e ideologici, proibito parlarne ovunque soprattutto nelle scuole. Solo nel 2004, appena una ventina di anni fa, fu istituito per legge il ‘Giorno del Ricordo’ che cade il 10 febbraio di ogni anno per riconoscere e ricordare l’orrore di quelle stragi, eppure c’è ancora chi vuole rimuovere la memoria per sminuire le responsabilità del comunismo e per impedire che sia squarciato il muro del silenzio, che purtroppo, come ci segnalano, è ancora presente anche in alcuni istituti scolastici dove sembra sia arduo parlare con oggettività di questa tragedia”.

Così in una nota Enrico Sirotti Gaudenzi, capogruppo Lega, e Antonella Celletti, responsabile EELL Romagna.

Nell’immagine la delegazione della Lega: da sinistra, Enrico Sirotti Gaudenzi, Antonella Celletti, Virna Lega.