Attimi di forte tensione nella prima mattinata di ieri all’Ospedale Bufalini di Cesena, dove un giovane di circa vent’anni, di origine nordafricana, ha seminato il panico tra pazienti, operatori sanitari e utenti, culminando in un’aggressione ai danni di un’infermiera che ha rischiato di cadere da una scalinata interna.
Una mattinata agitata già dalle prime ore
Tutto è iniziato poco prima delle 7, quando il giovane si aggirava nella zona della Piastra Servizi del nosocomio senza una direzione precisa. Il suo comportamento agitato e le sue continue invettive contro le persone presenti avevano già attirato l’attenzione del personale di vigilanza interna. In particolare, le guardie giurate appartenenti al corpo dei “Cittadini dell’Ordine”, in servizio anche in altre aree pubbliche, avevano cominciato a monitorarlo da vicino, dopo le prime segnalazioni da parte degli utenti e del personale sanitario.
Il calcio all’infermiera e il rischio caduta
La situazione è precipitata intorno alle 7:10. Mentre il giovane stava salendo una delle scale interne dell’ospedale, ha incrociato un’infermiera e l’ha improvvisamente colpita con un violento calcio, accompagnando l’aggressione con insulti verbali. La donna, colta alla sprovvista, ha perso l’equilibrio e ha rischiato di precipitare per le scale, riuscendo però a salvarsi in extremis. Le sue grida di aiuto hanno immediatamente fatto scattare l’intervento della sicurezza e dei Carabinieri, attivati tramite il numero d’emergenza 112.
L’intervento delle forze dell’ordine e l’identificazione
L’aggressore ha tentato di fuggire, ma è stato rapidamente raggiunto e bloccato tra l’ingresso dell’area analisi e quello che conduce verso l’obitorio dell’ospedale. Nel frattempo, l’infermiera è stata trasferita al Pronto Soccorso per le cure del caso e per la refertazione delle lesioni riportate.
Il giovane è stato quindi condotto in caserma per l’identificazione e successivamente denunciato per violenza e lesioni ai danni di personale sanitario, un reato che, in base alle più recenti modifiche normative, comporta pene aggravate rispetto al passato, proprio in considerazione della funzione svolta da medici e infermieri nei luoghi di cura.
Una vicenda che riaccende i riflettori sulla sicurezza negli ospedali
L’episodio ha riacceso l’attenzione su un tema sempre più sentito: la sicurezza di chi lavora in ambito sanitario. Nonostante la presenza di servizi di vigilanza, episodi di aggressione nei confronti del personale medico e infermieristico continuano a verificarsi con preoccupante frequenza. Un fenomeno che non può più essere sottovalutato, alla luce delle implicazioni fisiche, psicologiche e professionali per chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica.