Ripartono le indagini sulla scomparsa di Cristina Golinucci, avvenuta il 1° settembre 1992, grazie a una nuova testimonianza resa da un’anziana di 87 anni. Residenti a Mercato Saraceno, la donna ha contattato l’avvocata Barbara Iannuccelli, anticipando dettagli che potrebbero essere cruciali per le ricerche.
Oggi, i carabinieri, su incarico della Procura, ascolteranno la testimonianza di questa testimone, dopo che nel recente incontro commemorativo per il 32° anniversario della scomparsa, sono emersi nuovi elementi. Tra i ricordi condivisi, un uomo ha raccontato di aver visto, all’epoca della scomparsa, un frate e una giovane donna fermarsi spesso in un’area di Montepetra, notando anche un comportamento insolito legato a un sacco nero che emanava un odore sgradevole.
Una delle ultime indagini ha fatto emergere il nome di padre Renato, il quale aveva parlato con Cristina poco prima della sua scomparsa. La testimonianza dell’87enne ha già avuto ripercussioni sulla programmazione delle udienze, con la richiesta di posticipare una sessione contro l’archiviazione prevista per il 26 settembre.
I familiari di Cristina stanno organizzando ricerche nei boschi con cani molecolari, preoccupati che gli oggetti segnalati possano essere collegati al caso. L’avvocata Iannuccelli ha lanciato un appello alle comunità di Montepetra, Sogliano e Mercato Saraceno, invitando chiunque abbia informazioni sulla coppia vista negli anni ’90 a farsi avanti per aiutare a far luce sulla situazione.
Con l’obiettivo di trovare finalmente una verità che possa condurre alla sepoltura di Cristina, la famiglia non intende attendere passivamente l’intervento della Procura. Parallelamente, si stanno anche svolgendo indagini sulla testimonianza di Emanuel Boke, principale sospettato della scomparsa, attualmente latitante in Francia. Gli sviluppi del caso rimangono seguiti con grande attenzione da parte delle autorità e della comunità locale.
