Cesenatico celebra la vela tradizionale: al via la mostra “Un patrimonio vivente” al Museo della Marineria

Dal 21 giugno al 7 settembre, il Museo della Marineria di Cesenatico ospita “Un patrimonio vivente”, una mostra fotografica e video dedicata all’arte della navigazione con vela latina e vela al terzo, una tradizione millenaria oggi candidata a entrare nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

La mostra nasce proprio nel solco della candidatura ufficialmente presentata lo scorso marzo al bureau UNESCO di Parigi: un passo importante che coinvolge sette Paesi europei uniti nella salvaguardia di una pratica marinara condivisa e viva, tra cui spicca l’Italia, con Cesenatico e il suo museo in prima linea nella promozione e nel coordinamento della parte italiana del dossier.

Un viaggio nel Mediterraneo della tradizione

Le immagini esposte, molte delle quali utilizzate per il dossier di candidatura UNESCO, raccontano la ricchezza e la varietà della vela tradizionale mediterranea: dalle coste della Catalogna alla Francia meridionale, dal lago Lemano in Svizzera fino a tutta l’Italia, la Croazia e le isole della Grecia. Un patrimonio vivo, praticato ancora oggi grazie all’impegno di appassionati e associazioni come la “Mariegola”, che raccoglie i proprietari di barche con vele al terzo ancora attive sull’Adriatico.

Vela latina e vela al terzo: storia, cultura, sostenibilità

La vela latina, diffusa già nei primi secoli dopo Cristo, si è affermata nel Mediterraneo nel corso del Medioevo e dell’età moderna, equipaggiando imbarcazioni di ogni tipo, dai piccoli gozzi alle grandi galee. La vela al terzo, variante dell’Adriatico settentrionale, si è affermata a partire dal XVII secolo e si distingue per il ricco patrimonio demoetnoantropologico che l’accompagna, tra cui la decorazione, la tintura e i simboli delle vele.

Oggi queste imbarcazioni non servono più alla pesca o al trasporto commerciale, ma continuano a solcare i mari grazie a comunità di appassionati, circoli velici, associazioni e musei che ne mantengono vivi i saperi, tramandandoli di generazione in generazione.

Una pratica inclusiva, sostenibile e moderna

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la vela tradizionale non è riservata solo agli uomini: è una pratica inclusiva, aperta a chiunque voglia apprendere le competenze necessarie alla navigazione. Il lavoro di squadra, il rispetto dell’esperienza dei più anziani e la padronanza delle condizioni meteo restano elementi fondamentali di questa cultura marinaresca.

Inoltre, è una pratica profondamente sostenibile, basata sull’uso di barche in legno e sull’energia del vento. Favorisce la conoscenza diretta del mare e dell’ambiente naturale, promuovendo anche un turismo più consapevole, esperienziale e radicato nelle identità locali.

Un’opportunità per il territorio

A Cesenatico, questo patrimonio non è solo memoria: è identità viva, motore di recupero urbano e culturale, nonché volano per un turismo diverso, più attento ai valori e alle radici del territorio. La mostra “Un patrimonio vivente” si inserisce proprio in questa visione, come testimonianza di un’eredità preziosa che continua a navigare verso il futuro.