È stata una mattinata di festa e significato quella che ha visto protagonista il mare di Cesenatico: tre tartarughe marine, salvate e curate nei mesi scorsi, sono state restituite al loro habitat naturale grazie all’impegno congiunto del CESTHA di Ravenna, del Museo della Marineria e della Capitaneria di Porto.
A rendere ancora più simbolica l’iniziativa, il ritorno in mare del Barchét, la storica barca tradizionale centenaria del Museo della Marineria, recentemente sottoposta a un importante intervento di manutenzione. È stata proprio questa imbarcazione a segnare il momento più emozionante dell’evento, affiancando le tre barche del gruppo Vele al Terzo di Cesenatico, da cui sono state liberate le tartarughe al largo della costa.
Le tre esemplari erano stati recuperati in condizioni critiche e affidati alle cure del CESTHA – Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat di Ravenna, che ne ha seguito il percorso di riabilitazione fino alla piena ripresa. Grazie a questa attività, ora potranno tornare a vivere in libertà, contribuendo alla salvaguardia dell’ecosistema marino.
Le operazioni in mare sono state coordinate dalla Capitaneria di Porto, che ha garantito lo svolgimento in sicurezza della liberazione.
Un evento che ha unito sensibilizzazione ambientale, ricerca scientifica e valorizzazione delle tradizioni marinare locali, in un abbraccio simbolico tra passato e futuro del mare.