La Cgil romagnola sta ricevendo richieste di aiuto del personale addetto alla refertazione dei test molecolari per l’individuazione dei nuovi casi di persone affette da Covid-19:
“È giunta la fase in cui si debba necessariamente incrementare la risposta a tale problema”, sottolinea il sindacato, “vanno istituiti altri punti tampone, capillarizzando l’esecuzione dei tamponi con l’istituzione ad esempio dei drive pedonali, aumentando le risorse disponibili in termini di operatori e mezzi per i drive tuttora esistenti. Ci auguriamo che si possa intraprendere una fase interlocutoria sui territori anche con le Istituzioni in modo che Comuni e Sindaci possano mettere in campo spazi, competenze e risorse per ovviare a questa carenza, costruendo assieme un percorso strutturato che tenga conto delle necessita’ di cura e sorveglianza sulla popolazione e al contempo fornisca risorse in più agli operatori ormai stremati”.
