Champion ipocrisia … di Sergio Pizzolante

Chi vincerà il campionato del mondo dell’ipocrisia?
In nome della sacralità del calcio “popolare”, ricchi signori si ribellano ai ricchi che hanno deciso di farsi un campionato per conto loro.
Cairo riesce addirittura ad esternare la sua indignazione con una intervista a tutta pagina del principale giornale italiano, per gentile concessione di se stesso. Gli altri fanno solo i loro interessi, dice. Avanti popolo. Naturalmente il giornalista che lo intervista si è dimenticato che il suo padrone, un anno fa, in pieno lockdown, incitava, con entusiasmo, i suoi venditori di pubblicità ad approfittare del momento favorevole per fare grandi affari.
Si è dimenticato pure che per il signor Belotti, il padrone del Corriere vuole 100 milioni.
Dai club che fanno “solo i loro interessi”.
Povero Che Guevara!
È così, De Zerbi, l’allenatore del Sassuolo, è indignato pure lui, non vuole oggi giocare con il Milan, perché questi ricchi club schiacciano quelli più “poveri”. Minchia!
Ma gli intervistatori, portavoce del popolo, si dimenticano di dire che per il signor Scamacca, 20 anni, 10 partite in serie A circa, il Sassuolo vuole 40 milioni. Il “povero” Sassuolo, che è in attivo e il ricco Milan che ha 200 milioni di debiti.
Gli indignati di professione, i Severgnini, gli Sconcerti, i conduttori star di Sky, le assemblee di giornalisti che bivaccano dalla mattina alla sera( ma che mestiere è quello!) fuori dalle sedi di allenamento delle squadre, sono sempre i primi a dare dei poveracci ai club ricchi, se non danno 32 milioni di stipendio a Ronaldo, o se il Milan non da 12 milioni all’anno a Donnarumma o 8 a Chalanoglu o se l’Inter non spende 200 milioni all’anno per dare soddisfazione a Conte.
Non mi piace il super torneo dei super club.
Mi piace ancor meno il modo. Di notte, di nascosto. È un mondo fuori di testa.
Ma non sto nemmeno con l’Internazionale degli indignati!
Un circo di ipocriti.
Sergio Pizzolante