
(ANSA) – ROMA, 28 APR – “Noi siamo noi quando giochiamo come
sappiamo, quando siamo noi come squadra. Adesso sembro Francesco
De Gregori che dice ‘La storia siamo noi'”. Un Pep Guardiola
divertito dalla sua battuta cita il cantautore romano nel
commentare, dai microfoni di Sky Sport, la vittoria del suo City
sul campo del Psg nella semifinale di Champions.
“Un City trasformato nel secondo tempo? Quando giochi l’andata
di semifinale non giochi libero, giochi pensando a non prendere
gol – spiega Guardiola -, che c’è un’altra partita, che ci sono
avversari pericolosissimi. Se perde uno non è se stesso. Abbiamo
iniziato bene, poi il gol ci ha fatto bene, eravamo precisi ma
non cattivi. La differenza è stato un pressing più aggressivo,
poi abbiamo avuto più controllo con il possesso”. Ma al City non
manca un centravanti vero? A volte sì, ma noi abbiamo un modo di
giocare che richiede molto controllo – risponde -. Se giochi
aperto contro il Psg e questi attaccanti non c’è niente da fare,
sono diecimila volte più forti di noi. Conosco i miei giocatori,
se dobbiamo giocare in contropiede possiamo farlo. Se giochiamo
aperti contro Neymar e Mbappé non c’è niente da fare, ti
ammazzano. Lo abbiamo visto contro il Bayern”.
C’è il tempo anche per una promessa a se stesso: “a breve
tornerò in Italia, quando riapriranno tutto. Mi manca tantissimo
la pasta». (ANSA).
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