CHE COS’È LA COSIDDETTA “DICHIARAZIONE DI SAN MARINO”? PAROLA A NORMAN FOSTER

Il nuovo giuramento di Socrate per l’architettura sarà presentato dall’archistar inglese il mese prossimo a San Marino

La Dichiarazione di San Marino ha preso forma e Norman Foster in persona la presenterà di fronte al mondo intero del progetto. Ma partiamo dall’inizio: che cos’è la Dichiarazione di San Marino? Le Nazioni Unite hanno redatto una lista di “principi per una progettazione urbana e un’architettura sostenibile e inclusiva”. E a partire dal mese prossimo, tutti i progettisti e i creativi ne condivideranno la validità promettendo di attenersi agli standard ambientali e abitativi di cui carta canta. La Dichiarazione in pratica, a detta del fondatore di Foster + Partners che si appresta a essere firmatario del documento di cui seguirà una presentazione ufficiale nella Repubblica di San Marino dal 3 al 7 ottobre, è come il giuramento di Ippocrate in ambito medico: è un foglio di fedeltà per gli architetti. Appuntamento, quindi, all’83esima Sessione del Comitato UNECE.

La stesura fa capo all’Ufficio di Presidenza della Commissione per lo Sviluppo Urbano, l’Edilizia abitativa e la Gestione del Territorio. Secondo quanto scritto, i temi-pilastro del costuire contemporaneo da rispettare sempre e comunque sarebbero: l’ambiente (primo fra tutti), gli schemi abitativi di nuova generazione, le infrastrutture e le città sostenibili. Considerando l’arte della progettazione una materia viva, sempre in evoluzione, è importante che l’architettura si presti a realizzare, sempre, spazi sicuri, inclusivi e “neutrali dal punto di vista climatico e circolari”. In pratica, ergere edifici diventa ufficialmente un impegno che sensibilizza tutti a rispettare le circostanze ambientali: “in modo da limitare l’uso di energia, utilizzare solo fonti energetiche sostenibili, riutilizzare l’acqua piovana e limitare l’uso di altre risorse naturali”, si legge sulla Dichiarazione. In particolare, il documento esorta anche a rispettare l’identità, gli edifici e i beni culturali del luogo.

Non solo architetti. “Ho consapevolmente incoraggiato le Nazioni Unite, che hanno colto l’idea, a non invitare solo architetti e ingegneri a sottoscrivere questa dichiarazione”, ha dichiarato Norman Foster. Così, tutte le persone coinvolte nel settore saranno tenute a mantenere una filosofia professionale adeguata, in linea con quanto redatto. Per dimostrare la fedeltà del Lord inglese nei confronti di un paper di rilevanza in tutto il mondo, lo studio presenterà alcuni progetti (il materplan per la città di Duisburg, in Germania, e Trafalgar Square a Londra) assolutamente affini a parole e principi trasmessi dal neo-documento. In aggiunta, mostrerà i lavori di riuso adattivo del Reichstag di Berlino e la nuova sede di Bloomberg, vincitore dello Stirling Prize. Tutti a San Marino. Elledecor.com