C’è un signore che minaccia la crisi di Governo nel mezzo della più grande crisi di sempre, dopo la seconda guerra mondiale.
Questo signore esiste, si fa per dire, perché il 33 per cento degli italiani hanno fatto la più grande stupidaggine di sempre, portare in Parlamento alcune centinaia di scappati di casa, in molti casi alla prima occupazione e in molti altri casi, precedentemente occupati a sgomitare nei fondi di bottiglia delle cantine politiche che hanno prodotto i peggiori liquidi della storia, venduti nei mercati dove si sono diffusi totalitarismi, odio ideologico, istinti antioccidentali e antidemocratici, dipendenze russofane, superiorità immorali, sino alla piattaforma Rousseau.
Bene, questi signori, con la Lega che nel frattempo si era salvinizzata, che cioè si era incamminata in un percorso a loro convergente, in collaborazione/competizione sugli stessi mercati, hanno eletto Presidente del Consiglio uno che sembrava diverso da loro, che però si è applicato molto nell’ obbiettivo di diventare come loro, anzi peggiore di loro, perché loro sono proprio così, lui era un democristiano che ha voluto diventare così. È diverso. È peggio.
Bene, come arrivarono a Conte? Il peggiore e più pericoloso Ministro della Giustizia della storia, Bonafede, trovò un avvocato modesto, aspirante professore universitario ordinario, che aveva già aspirato ad entrare, a Firenze, nel terzo o quarto cerchio magico di Renzi e lo fece nominare nel consiglio della giustizia tributaria.
Con voto dei parlamentari grillini.
I quali, entrati in Parlamento con i sandali, si innamorarono di questo signore ben vestito e pettinato che andava a spiegargli cosa faceva in questo organismo totalmente inutile.
E boom! Diventa Presidente del Consiglio.
Perfettamente legittimo, allora, bisogna ammettere, se lo standing minimo per diventare ministri è diventato quello di Toninelli o della Lezzi.
Cioè quello di signori che si sono battuti strenuamente per la dipendenza energetica italiana da Putin( non da soli, certo!), con una lotta strenua contro Tap, rigassificatori, trivelle ect.
Ora Conte, e chiudo, dopo aver dato un contributo elevatissimo alla dipendenza da Putin, sembra spaventato dall’ambasciatore russo che accusa l’Italia di mordere la mano( dice che siamo cani!) di chi ci aveva aiutato.
Perché durante la presidenza Conte, Conte medesimo, aveva concordato con Putin una spedizione di aiuti composta da poche mascherine, 8 defibrillatori e 100 soldati russi, agenti segreti compresi.
Conte non vuole mordere la mano?
Non lo so. Non credo.
Sarebbe un procedimento anche troppo sofisticato per lui.
C’è forse una ragione più scema.
No, adesso dice che non vuol votare l’aumento al 2 per cento delle spese militari.
Percorso sostenuto, in passato, da lui stesso, figlio di accordi internazionali, sottoscritti da lui medesimo.
Putin gongola.
Sperava in un Paese scemo che rompesse l’Europa.
Ci voleva un “leader” scemo, un partito di scemi.
Dove poteva succedere?
Ma non succederà. Non succederà.
Perché siamo italiani, ma non per forza tutti scemi.
Sergio Pizzolante
