(Articolo completo) Chi sta dicendo la verità? Parlano i legali di Confuorti e sono dolori!

“Noi chiamati dalle massime istituzioni della Repubblica di San Marino per definire un piano strategico, per fornire consulenza giornaliera, per contribuire fattivamente a riformare il settore finanziario e per aiutare a fornire liquidità al sistema di San Marino”. Il governo sammarinese smentisce: “Mai avuto alcun rapporto professionale né con Confuorti né con l’Advantage o società a lui riconducibili”.

Abbiamo dovuto attendere una settimana per leggere la replica dell’avvocato dell’Advantage Financial all’articolo di Mario Gerevini apparso sulle pagine dell’Economia del Corsera lo scorso 28 maggio. Ma ne valeva la pena. Nella sua risposta egli non si è rivolto al giornalista che l’articolo lo aveva scritto ma direttamente al Direttore. Tutto falso a suo dire quel che è stato pubblicato sul Corsera:

“Advantage Financial contesta radicalmente la ricostruzione del rapporto professionale intercorso tra detta società, il governo di San Marino e la Banca Centrale di San Marino e loro esponenti, ritenendola totalmente inesatta, fuorviante e diffamatoria. Advantage Financial – rappresentata dal giornalista come una «regista occulta» – è stata chiamata dalle massime istituzioni della Repubblica di San Marino per definire un piano strategico, per fornire consulenza giornaliera, per contribuire fattivamente a riformare il settore finanziario e per aiutare a fornire liquidità al sistema di San Marino. Tale prestigioso ruolo, che ha richiesto un notevole impegno, non è stato portato a termine a causa del grave dissenso politico sorto in relazione al progetto di risanamento finanziario. Per quanto riguarda l’operazione su titoli menzionata nell’articolo, le autorità di San Marino sono a conoscenza che detta operazione – svolta da Advantage Financial (anche per conto di suoi co-investitori) e dalla sua controparte sammarinese secondo prassi di mercato – fu strumentale ad una delle operazioni di liquidità promosse dalla Banca centrale, nel quadro di un sostegno offerto a diverse banche locali. La informo inoltre che, in relazione alle accuse totalmente infondate che regolarmente provengono da alcuni ambienti politici della Repubblica di San Marino, è attualmente in corso un’azione per diffamazione promossa da Advantage Financial a tutela della propria onorabilità. Infine Advantage Financial precisa che non sussiste alcuna vicinanza sua o di suoi esponenti ad alcun partito o movimento”.

Pronta la risposta del giornalista Mario Gerevini che all’avvocato dell’Advantage Financial ha mandato a dire:

“Partiamo dalla ne. IlSussidiario.net, giornale online vicinissimo a Cl, ha due soci principali: Advantage con il 52 per cento e Fondazione per la Sussidiarietà, storica espressione di Comunione e Liberazione, con il 36 per cento. Non si capisce perché venga negata l’evidenza palese. Tanto più che la Fondazione è un socio «nobile», rappresenta valori «alti», anche nell’economia. Per il resto l’Advantage di Francesco Confuorti riesce nella non facile impresa di contestare qualcosa che non compare nell’articolo. Per esempio il «rapporto professionale» con «il governo di San Marino» e «Banca Centrale»? Mai scritto. Anzi. È proprio perché non era contrattualmente definito e codificato che il rapporto Advantage-Banca Centrale assume le forme di quella che può essere definita una «regia occulta», perché come tale trattata dal magistrato inquirente che ha indagato gli ex vertici di Banca Centrale: ci sono centinaia di mail a supporto, in gran parte del 2017. Ma se Advantage aveva in mano un contratto firmato con il governo e Banca Centrale con delineato il perimetro dell’incarico (non una bozza o una vecchia proposta unilaterale) non deve far altro che dimostrarlo e ne daremo conto. Il nocciolo è qui.

Aveva o no un incarico formale? Interpellato tramite un portavoce, il Governo di San Marino, in carica da fine 2016, risponde così: «Mai avuto alcun rapporto professionale né con Confuorti né con l’Advantage o società a lui riconducibili». Quanto all’operazione titoli (estate 2017), resta il fatto, non contestato, che i soldi di Banca Centrale (circa 40 milioni) sono stati utilizzati per dare liquidità al mercato e contestualmente ai portafogli della famiglia Confuorti, della controllata Advantage e di una sua dipendente, moglie di un dirigente (indagato) di Banca Centrale. Difficile pensare che anche questo fosse previsto nel citato, ma non documentato «rapporto professionale» di consulenza per San Marino”.

Chi dice la verità? Saperlo a questo punto diventa fondamentale visto che c’è chi ha sempre negato di intrattenere rapporti con alcuni dei protagonisti del Caso Titoli.

Chissà che anche il Giudice Morsiani non sia interessato…