
Piero Chiambretti a 66 anni torna in tv e punta tutto sui bambini: “Fateci caso sono tutti belli sempre, questo nasce dalla loro purezza, spontaneità, totale assenza di sovrastrutture, intelligenza non contaminata e luce naturale che arriva dai loro sorrisi, dai loro occhi. Ci insegnano qualcosa in ogni momento, anche quando sono muti, basta uno sguardo un movimento, se fanno domande spiazzano, sono autentici”. Mercoledì 15 marzo in prima serata su Canale 5 “La Tv dei 100 e Uno”. Chiambretti capitanerà una platea di 100 piccoli protagonisti (tutti tra i 6 e gli 11 anni), che per la prima volta si troveranno insieme in uno studio televisivo, dando vita a tre puntate di uno spettacolo in cui i grandi torneranno bambini e i bambini saranno meglio dei grandi. Chiambretti gestirà con la consueta ironia, l’irrefrenabile e imprevedibile platea. I bambini metteranno simpaticamente alla prova alcuni special guest che si alterneranno nel corso delle 3 puntate della “La Tv dei 100 e Uno”. Ospiti della prima puntata, Paolo Bonolis, Michelle Hunziker e un superospite a sorpresa. “Oggi di programmi con bambini ce ne sono, nella storia della televisione italiana credo non ci sia mai stato un programma con cento bambini contemporaneamente che parlano, pongono domande sono i protagonisti veri nello stesso studio, è un piccolo record”. Dovranno rispondere senza filtri a tutte le curiosità dei bimbi che porranno domande inconsuete e inaspettate. “Il progetto – aggiunge Chiambretti – è una mia idea da tanti anni, da quando è nata mia figlia. E per questo che ci sarà Margherita nel gruppo dei bambini, ma non verrà indicata da nessuno come la figlia del conduttore”. Chiambretti spiega che lo show sarà una trasmissione alla portata di tutta la famiglia con esibizioni e lo spettacolo più vero e genuino. Al centro delle tre puntate le esibizioni di 100 giovanissimi. “Non ci saranno giudici e voti perché questa non è una gara ma una trasmissione popolare, con esibizioni, spettacolo. E ci saranno tanti ospiti, ma in funzione della curiosità”. Come ha gestito questo esercito di bambini? “Li ho vissuti tutti come figli, una super famiglia, è un programma pulito, dove non ci sono parolacce, volgarità, risse, non dimentichiamo che questi piccoli sono gli adulti di domani. Ma devo dire che, nonostante la giovane età, durante le prove erano tutti molto preparati, spontanei, informati su tanti temi, a differenza di opinionisti di fama che vanno in tv a discettare su ogni cosa”. Ma i bambini vengono indirizzati, i quesiti preparati dagli autori? “Se non fossero autentiche le loro domande non reggerebbe il progetto, poi certo abbiamo dovuto spiegare loro le tempistiche della televisione, le luci, ma si sono dimostrati disciplinati, mi hanno sorpreso. Da un punto di vista produttivo la logistica è stata la cosa più complicata il cast è stato lungo, arrivano da ogni parte d’Italia, ma abbiamo registrato qui a Milano solo nel fine settimana perchè andavano a scuola, quindi Mediaset ha organizzato gli spostamenti”. Ogni puntata aggiunge, il conduttore e ideatore di 101 “sarà come una partita di calcio, il goal o il passaggio decisivo arriva a sorpresa dopo i primi tre minuti, nel secondo tempo o prima del fischio finale dell’arbitro. Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita”. Sul palco anche Chiambretti tornerà bambino? “Ma ovviamente tutti noi che ci abbiamo lavorato, come se ci fossimo tuffati nella piscina di Cocoon, vi ricordate il film di Ron Howard quando i vecchietti ringiovaniscono, ecco a noi hanno fatto questo effetto questo bagno di folla tra questi giovanissimi talenti di simpatia, autenticità, e meraviglia, fa bene al cuore, e alla testa”. Chiambretti ringrazia Mediaset per avergli consentito di tornare con questo programma spiegando che si tratta al momento di tre puntate pilota, “dal gradimento del pubblico, l’azienda valuterà, potrebbe inserirlo in futuro nel catalogo dei titoli Mediaset”
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