Chiara Poggi, ripartono gli approfondimenti sull’omicidio di Garlasco: mercoledì 10 settembre, in questura a Milano, i periti e i consulenti delle parti saranno impegnati nell’incidente probatorio della nuova indagine che vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
L’incidente probatorio
A fine giugno la Procura di Pavia ha chiesto «che sui reperti ‘etichetta in carta arancione Estathè‘, sacchetto spazzatura, sacchetto biscotti e sacchetto cereali sia effettuata l’esaltazione delle impronte digitali latenti», attività ritenuta irripetibile.
E sull’eventuale ricerca delle impronte si concentrerà l’attività in programma.
La ricerca del Dna sugli oggetti che la ventiseienne avrebbe consumato o toccato nelle sue ultime ore di vita – per l’omicidio del 13 agosto 2007 è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere l’allora fidanzato Alberto Stasi – ha restituito, a inizio estate, la presenza della vittima sulle due confezioni di Fruttolo, su un piattino di plastica, sul sacchetto con i cereali avanzati e sulla busta della pattumiera, mentre sulla cannuccia del tè freddo è stato rilevato il Dna del fidanzato Stasi.
L’analisi dei Dna
Quello in programma domani è uno degli ultimi approfondimenti prima di affrontare l’eventuale analisi (sulla carta) dei due Dna maschili trovati sui margini delle unghie di Chiara Poggi, di cui uno attribuito da procura e difesa di Stasi all’indagato. Un match contestato da una precedente perizia e anche dai legali di Sempio e Poggi. Finora l’incidente probatorio non ha mostrato la presenza di Sempio nella villetta di via Pascoli a Garlasco.
Leggo.it