Chicco San Marino. Un sorriso bello e sano? Inizia a pensarci fin dai primi mesi di vita

I dentini da latte, seppur destinati a cadere in pochi anni, svolgono un ruolo prezioso per la salute e l’armonia della bocca del bambino, prima, e dell’adulto poi. Ecco perché è importante prendersene subito cura.

I dentini da latte, seppur destinati a cadere in pochi anni, svolgono un ruolo prezioso per la salute e l’armonia della bocca del bambino, prima, e dell’adulto poi. Ecco perché è importante prendersene subito cura

 

L’eruzione dei primi dentini inizia, in genere, intorno ai 4-6 mesi. La dentizione decidua, cioè quella destinata a cadere per lasciare il posto a quella permanente, è costituita da 20 denti: 10 nell’arcata superiore, 10 in quella inferiore. Anche se sono destinati a cadere nell’arco di pochi anni, vanno accuditi con attenzione, così da garantirne l’importante ruolo che svolgono per lo sviluppo delle arcate dentarie, cioè far posto per i denti definitivi. Per questo, fin dalla loro eruzione, vanno ben puliti, osservati e, se necessario, curati. “È necessario prevenire le carie: nel malaugurato caso in cui compaiano, vanno adeguatamente trattate in modo che tutti i denti da latte restino nella loro posizione fino alla caduta fisiologica”, raccomanda Luca Levrini, professore associato confermato, presidente vicario corso di laurea ID, Università degli studi dell’Insubria.

Il calendario dei suoi primi dentini

Ogni arcata dentale ha 2 incisivi centrali, 2 incisivi laterali, 2 canini e 4 molaretti. I primi a spuntare, tra il 3° e il 6° mese, in genere, sono di solito gli incisivi centrali inferiori. Quelli superiori compaiono più tardi, tra il 5° e il 7° mese. Di norma, entro il primo anno, l’eruzione degli incisivi centrali e laterali delle due arcate si completa. Tra il 12° e il 18° mese, poi, arrivano i primi molari decidui, tra il 18° e il 24° mese i canini e, tra il 24° e il 30° mese, i secondi molari.
Attenzione, però: tempi e cronologia possono subire sfasamenti anche notevoli e l’eruzione del primo dentino può anche tardare fino all’anno d’età. Senza che questo causi problemi specifici. Un monitoraggio dell’evoluzione, però, è consigliabile.

Piccoli disturbi passeggeri

L’eruzione dei primi dentini può essere accompagnata da leggeri disturbi, comunque temporanei. Specie per i molari: più grandi e larghi rispetto agli anteriori, faticano un po’ di più ad uscire. Con il risultato che le gengive sono gonfie e infiammate, la salivazione diventa abbondante e il piccolo di giorno appare irritabile e, di notte, ha il sonno disturbato. Un giorno prima dello spuntare del dente, potrebbe avere meno appetito e qualche lineetta di febbre. I sintomi locali si possono alleviare con un anello da dentizione con liquido refrigerante (da tenere in frigorifero). “È utile anche massaggiare le gengive con una garza pulita imbevuta di acqua fredda. Se il fastidio è intenso, si può usare una crema specifica ad azione calmante”, suggerisce l’esperto.

Ciuccio sì, ma solo di qualità

La suzione per il neonato è un gesto istintivo, utile e fortemente consolatorio, ai cui ricorre già durante la gravidanza, a partire dalla 15esima settimana di gestazione. Per questo sono moltissimi i bimbi che gradiscono il ciuccio nei primi mesi di vita. E anche oltre. Lo sviluppo della bocca dei piccoli, però, può essere influenzato da questa abitudine. Per questo è importante scegliere un ciuccio di qualità. Che abbia una forma studiata per dare il giusto spazio alla lingua, non interferire con il naturale sviluppo di bocca e palato e e fornire i giusti stimoli alla muscolatura orale. Non solo. Verso i 2 anni, massimo 3, è bene dire addio al ciuccio. Un uso prolungato, infatti, può determinare alterazioni permanenti o difficili da correggere alla bocca e alle sue funzioni.

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CHICCO SAN MARINO – Via Tre Settembre, 186 – DOGANA SAN MARINO – Tel. 0549.980303

Igiene orale, un’arte che si apprende fin da piccoli

L’abitudine alle manovre di igiene orale inizia già nei primi mesi di vita. E, se ben consolidata e condivisa, entra a far parte della routine quotidiana del bambino, senza problemi o capricci. “A oggi è suggeribile, dai 6 mesi ai 6 anni di eta,? la somministrazione di fluoro con dentifrici contenenti almeno 1000 ppm di fluoro (si legge sul tubetto), 2 volte al giorno, in piccola dose”, spiega Luca Levrini.
Da 0 a 6 mesi, prima della comparsa dei denti da latte, è bene pulire delicatamente le gengive ogni sera, usando una garza pulita tiepida e umida (o ditalini ad hoc). Così si eliminano i residui di latte e si abitua il piccolo allo spazzolamento.
Da 12 a 36 mesi il piccolo può usare lo spazzolino, ma spetta ai genitori pulire bene i denti.
Da 3 a 6 anni il bambino può pulirsi da solo i denti con la supervisione di mamma o papà e, se serve, anche un passaggio finale con lo spazzolino.
Attenzione: i denti vanno lavati dopo ogni pasto. La pulizia serale, prima della nanna, però, è la più importante. Dopo, niente latte, bevande o sostanze contenenti zucchero. Durante il sonno la produzione di saliva si riduce e lo zucchero si deposita più facilmente sui denti aumentando il rischio di carie.

Dentini sotto controllo per fare prevenzione

La prima visita con l’odontoiatra, in accordo con il pediatra, si consiglia già attorno al primo anno o, comunque, entro 6 mesi dalla comparsa del primo dentino. Anche in assenza di problemi. “Lo scopo è duplice: fare prevenzione e far familiarizzare il bambino con l’ambiente, in modo che il piccolo si affidi poi alle future cure serenamente, senza tensioni e paure, scongiurando la paura del dentista”, suggerisce l’esperto.
Tra i 6 e i 36 mesi si osserva la salute delle mucose orali e delle gengive. Si monitora la corretta cronologia di uscita dei denti decidui e la posizione dei frenuli. Quello linguale viene in genere guardato alla nascita perché, se è corto, può ostacolare l’allattamento al seno e, nella crescita, creare problemi di pronuncia. Il frenulo gengivale, se inadeguato, può causare problemi estetici e alle gengive.
Tra i 3 e i 6 anni si controlla che siano usciti tutti i denti da latte, si verifica il loro stato di salute e si cercano eventuali abitudini viziate da modificare.
Tra i 6 e i 12 anni si verifica la salute dei denti, come combaciano, e che la permuta dei denti sia iniziata e prosegua correttamente.