Dopo il no dei soci al terger tra Carisp e Bsm arriva la revoca dell’incarico a Domenico Lombardi sia come amministratore delegato della banca sia come rappresentante della stessa nell’associazione bancaria che al momento presiede.
E’ trascorso ormai oltre un mese da quando, lo scorso 26 gennaio, il Sole24Ore in un articolo a ama Stefano Elli, dava conto dell’uscita imminente dell’ad di Banca di San Marino Domenico Lombardi al quale, a detta del giornalista, nella sua qualita? di principale ideatore del progetto di fusione tra Bsm e Carisp, poi fatto naufragare dalla volonta? dei soci, non restava che compiere un passo indietro.
A distanza di un mese da quell’articolo si e? diffusa domenica scorsa la notizia che Banca di San Marino avrebbe revocato l’incarico all’ormai ex Ad che tuttavia pare non abbia alcuna intenzione di lasciare senza prima aver ottenuto quello che lui ritiene un ‘doveroso’ risarcimento. I ben informati dicono che sarebbe stata chiesta una cifra a sei zeri. Frattanto sara? l’assemblea straordinaria che si terra? con ogni probabilita? fra una ventina di giorni a revocare ufficialmente l’incarico di ad e di consigliere della Banca a Domenico Lombardi. Bsm da parte sua ha gia? cominciato a tagliare parecchi ponti.
Fonti ufficiose parlano infatti di una lettera che sarebbe partita all’indirizzo di Abs di cui Domenico Lombardi e? presidente contenente la comunicazione che lo stesso non sara? piu? rappresentante della banca. Il compito di rappresentare Bsm all’interno dell’associazione bancaria spetta ora formalmente al presidente Malpeli e al direttore dell’istituto. Se Domenico Lombardi manterra? il suo ruolo all’interno dell’associazione bancaria o meno, e? ancora un mistero. Quel che e? certo e? che proprio all’interno di Abs si sta giocando un’importante partita e sarebbe gia? pronto un progetto che almeno sulla carta avrebbe dovuto rivelarsi (o si rivelera??) strategico per il Paese.
La RepubblicaSM