Chieti, brutale aggressione tra adolescenti: 14enne pestata a calci e ginocchiate. Tutto poi ripreso in un video

Un’aggressione spietata, filmata e condivisa sui social. Una ragazza di 14 anni è stata vittima, sabato sera nella villa comunale di Chieti, di un feroce pestaggio da parte di un gruppo di coetanee. A riprendere tutto, ridendo, alcuni spettatori presenti, mentre la violenza si consumava sotto gli occhi di chi non ha mosso un dito.

La ragazza, identificata con il nome fittizio di Melissa per tutelarne l’identità, è attualmente ricoverata in ospedale. Le sue condizioni, pur non gravi, richiedono venti giorni di prognosi e un periodo di osservazione clinica. Il padre, che vive all’estero, è stato informato tramite la madre della giovane e ha ricevuto le immagini dell’aggressione: ha interrotto la visione dopo pochi secondi, sopraffatto dallo shock.

Secondo quanto riferito dall’uomo, la figlia sarebbe intervenuta per difendere un’amica. Questo gesto avrebbe scatenato la rabbia delle altre ragazzine, che l’hanno inseguita, afferrata per i capelli, scaraventata a terra, colpita al volto con ginocchiate e bersagliata da calci e pugni in testa e allo stomaco. L’aggressione si è verificata in due momenti distinti, durante i quali la giovane è stata accerchiata da un piccolo gruppo e poi finita a terra sotto i colpi. Il tutto tra le risate e le riprese con smartphone, poi finite online.

A rendere ancora più drammatica la vicenda è il silenzio e l’inazione dei presenti. Nessuno avrebbe cercato di intervenire o chiamare aiuto. Il padre di Melissa, profondamente scosso, si interroga sul ruolo delle famiglie e sull’assenza di empatia in chi ha assistito all’episodio.

Le presunte responsabili dell’aggressione sono già state identificate e sentite dagli inquirenti. Il genitore, che annuncia di essere pronto ad agire per vie legali, afferma di voler incontrare queste giovani e le loro famiglie in tribunale. Ritiene fondamentale che ci siano conseguenze per quanto accaduto e assicura che porterà avanti la sua azione fino in fondo.

La ragazza, descritta dal padre come pacifica e lontana da situazioni violente, non aveva mai avuto episodi simili nella sua vita. E ora, oltre alle ferite fisiche, si trova a dover fronteggiare anche minacce ricevute dopo la pubblicazione del video. Il clima di tensione è alto, e la preoccupazione per la sua sicurezza è diventata prioritaria per la famiglia.

Una violenza che richiama alla memoria episodi tristemente noti della cronaca nazionale e che pone ancora una volta sotto i riflettori la brutalità tra minori, l’effetto distorsivo dei social media e il silenzio complice di chi assiste senza agire. Questa volta, però, un padre promette di non far calare il sipario. E inizia oggi la sua battaglia.