Con una doppietta a testa dei due attaccanti, i capitolini riescono a domare la volitiva squadra di Maran capace anche di portarsi per due volte avanti nel primo tempo grazie ai gol di Castro e Inglese, autore di due reti. Di Dzeko il quinto gol.
Sbandando, soffrendo ma alla fine mantenendo i nervi saldissimi, la Roma sbanca il Bentegodi e compie tre passi probabilmente decisivi verso la conquista del secondo posto. Una vittoria pesantissima che mette un pizzico di pressione in più anche alla Juve che domenica dovrà forzatamente battere il Crotone per brindare al sesto scudetto consecutivo. A Verona è andata in scena una partita folle ed emozionante, anche per il merito di un combattivo Chievo. I giallorossi sono scivolati per due volte sotto ma hanno sempre trovato la forza per raddrizzare in fretta il risultato. E, nella ripresa, hanno fatto valere la legge del più forte.
VITTORIA TARGATA EL SHAARAWY E SALAH – In una giornata in cui la Roma ha sbandato troppo dietro, complice una prova distratta in particolare di Manolas, il merito del successo va dato soprattutto ai due esterni d’attacco, El Shaarawy e Salah, che hanno interpretato alla perfezione il ruolo, mandando in tilt al momento giusto, con giocate di assoluto livello e una doppietta a testa, la retroguardia gialloblu.
SPALLETTI RINUNCIA A NAINGGOLAN – Recuperati Strootman, dopo la squalifica, e Dzeko dall’infortunio, Spalletti ha deciso di lasciare a riposo Nainggolan, dando fiducia a Paredes nel confermato 4-2-3-1. Infine ha preferito El Shaarawy a Perotti come esterno d’attacco. Maran ha risposto con un prudente 4-4-1-1 preferendo il rientrante Birsa a Pellissier come partner di Inglese.
Jacopo Manfredi, La Repubblica