CI SARA’ PURE UN GIUDICE A…..SAN MARINO ! … di Domenico Gasperoni

Domenico Gasperoni“Vedo aprirsi velocemente tanti dossier su malavita e intrecci fra politica e affari, ma non ne vedo chiudersi nessuno”.
Leggo le notizie e le polemiche sul Tribunale e sui ritardi per arrivare ad una sentenza sulle male fatte della politica di questi ultimi anni. Mi terrorizzano i sospetti che i processi possano essere “neutralizzati”. Come cittadino, non mi rassegno a restare nel buio. Voglio sapere la fine della storia. Di ogni storia di corruzione. E non mi interessa (almeno per ora) tanto la condanna del malavitoso. Devo sapere se c’è qualcuno che sta cercando la verità per fare giustizia. E in fretta. Non mi sta bene che nel mio Paese ci siano malavitosi che restino impuniti, così non mi sta bene che delle persone per bene siano accusati senza prove.
“CI SARÀ PURE UN GIUDICE A BERLINO (ANZI A SAN MARINO)?
Nella riflessione di oggi, mi fa da guida la parafrasi della storica frase detta da un mugnaio di Potsdam. Che nel ‘700 non si voleva rassegnare al sopruso di un nobile. Dopo essersi rivolto invano a tutti i tribunali del regno di Prussia, testardamente arrivò fino a Berlino, alla corte di Federico il Grande per ottenere giustizia.
Scrivevo già nel 2013: “A San Marino ci dovrà pur essere un’autorità, una commissione d’ inchiesta, una DIA, un giudice, una Reggenza, capace di dissipare il “porto delle nebbie” che oscura la nostra vita democratica. Capace di dire ai cittadini dove c’è il marcio, dove regna l’illegalità. O, invece, dove il polverone sollevato è frutto di mala lotta politica per colpire l’avversario” (v. il mio volume: L’elogio della trasgressione).
Ripeto, come cittadino sammarinese cerco giustizia per il mio Paese. Cerco salvezza per San Marino, soggetto a mille soprusi. Il peggior sopruso che tormenta oggi noi cittadini è la dittatura del dubbio. Del detto e del non detto. E la prima liberazione che vogliamo è la giustizia della verità.
Mi auguro che sopra la fragilità della verità non aleggi la rapacità della lotta politica. Che finiscano le manovre per soffocare nella culla il piccolo Tribunale. Che del resto, ci mette del suo per essere debole e condizionato. Che finiscano le furbizie procedurali dei difensori degli accusati, per mandare il tutto “a tarallucci e vino”.
Il buon mugnaio ottenne ascolto e giustizia dal Re di Prussia. Spero che la giustizia trionfi anche a San Marino.
Domenico Gasperoni