Ciavatta (Dc) contro Rete: “Vietare i simboli e? da dittatura”. Bocciato l’Odg del movimento per togliere il Santo dal logo del Partitone.

manuel Ciavatta“La nostra storia e? carica di valori”.

Nel comma Comunicazioni dell’ultimo Consiglio il movimento Rete ha proposto una serie di ordini del giorno con cui, tra
le altre cose, si chiede di istituire la “festa della rinascita” ogni 17 ottobre, in occasione cioe? dell’anniversario dell’arresto di Gabriele Gatti. Allo stesso modo hanno Roberto Ciavatta e compagni hanno chiesto di eliminare la possibilita? per i partiti e i movimenti politici di mettere simboli “appartenenti per diritto allo Stato” nei propri loghi. Un chiaro riferimento alla Democrazia cristiana e al Santo.

In Aula poco dopo la presentazione e? intervenuto dai banchi del Partitone il consigliere Manuel Ciavatta che ha respinto le accuse bollando come “assurde” le proposte di Rete. “Un simbolo e? un valore – ha detto – Un simbolo che riguarda la tradizione del nostro Paese, in particolare, porta in se? una carica di storia e di valori che e? estremamente importante per l’identita? di quel Paese. Una storia e dei valori che noi vogliamo mantenere viva e che manteniamo viva anche tenendo nel nostro logo di partito quel simbolo”.

Poi l’affondo: “L’idea di togliere o vietare l’uso dei simboli e? una delle scelte fatte dalle dittature. Mi stupisce che siate voi a proporla – ha detto Ciavatta guardando i banchi di Rete -visto che dite di essere contro la dittatura. La liberta? di esprimersi e? fondamentale per tutti e su questa cosa non si puo? transigere. Non e? negando, ma e? confrontandosi senza paura, che le cose si cambiano”.

Quindi il consigliere ha sottolineato come la Dc nel proprio simbolo tenga dentro “una storia che dura da 68 anni, durante la quale sono state fatte diverse cose negative ma anche moltissime cose positive che hanno contribuito al bene del nostro Paese e dei cittadini”.

Il consigliere non nasconde che “c’e? anche chi sbagliato, c’e? chi ha tradito” ma questo “non significa che quella storia possa essere cancellata o negata, da nessuno. Questa e? dittatura. La volonta? di negare e di nascondere la storia”. “I valori a cui mi riferisco – ha concluso – portano maggior bene al Paese rispetto alla disgregazione che state portando voi, mettendo gli uni contro gli altri”.

Davide Giardi, La Tribuna