Ciclismo: Mohoric sorpresa a Sanremo, battuti tutti i big

C’è sempre un corridore sloveno in Italia sul tetto di una corsa ciclistica, che sia di un giorno oppure a tappe. Poco importa. Oggi tutti aspettavano Tadej Pogacar, al limite Primoz Roglic, recenti trionfatori alla Tirreno-Adriatico e alla Parigi-Nizza, invece sul crocevia decisivo del Poggio – lo strappo dove in genere si vince e si perde la Milano-Sanremo – ha brillato la stella di Matej Mohoric. Lo sloveno che non t’aspetti ha costruito il proprio trionfo nella 113/a edizione della classicissima di primavera non sull’ultima salita, bensì sull’ultima discesa, dopo avere fatto ‘sfogare’ i due più illustri connazionali (Pogacar e Roglic appunto), guardati a vista da Wout Van Aert e da Mathieu Van der Poel. Sia il belga quanto l’olandese, però, non sono riusciti a mettere a segno la zampata vincente, che è invece riuscita a Mohoric, bravo a guadagnare una quindicina di secondi sui rivali e poi a resistere sul tratto pianeggiante dell’Aurelia.

Ciclismo: Milano-Sanremo; trionfo per distacco di Mohoric

Lo sloveno si è presentato quasi completamente solo sotto lo striscione dell’arrivo in via Roma, lasciando gli inseguitori 2″ più indietro. Un vero trionfo, il suo. La Milano-Sanremo, scattata dalla storica pista del velodromo Maspes-Vigorelli, è stata subito una gara veloce per via del vento favorevole, che ha spinto a tutta il gruppo dei corridori. Yevgeniy Gidich, Artyom Zakharov, Alessandro Tonelli, Filippo Tagliani, Ricardo Alejandro Zurita, Diego Pablo Sevilla, Samuele Rivi, Filippo Conca sono andati in fuga e, in vista del Turchino, sono transitati con 7′ sul gruppo. Sulla Cipressa hanno subito perso terreno Pidcock, Viviani e Bauhaus; sfortunatissimo Peter Sagan, uno dei favoriti, che è rimasto attardato da una foratura proprio nel tratto di discesa che portava all’imbocco del colle. Gli ultimi ad arrendersi, sul Poggio, sono stati Rivi e Tonelli, poi la corsa è letteralmente esplosa, con attacchi a ripetizioni di Pogacar, che non è comunque riuscito a scrollarsi di dosso i rivali più agguerriti e accreditati. Alla fine, ci ha pensato Mohoric a mettere tutti d’accordo e a regalarsi la prima classica monumento di una stagione ancora tutta da scrivere.

Ciclismo: Milano-Sanremo; trionfo per distacco di Mohoric

“Durante l’inverno ho pensato solo a questa gara – la confessione, dopo il trionfale arrivo a Sanremo, dello sloveno Mohoric -, l’ho preparata nei minimi dettagli, perché rappresentava il primo, vero obiettivo della mia stagione. Ho temuto di perdere la condizione dopo essere caduto alla Strade Bianche, assieme ad Alaphilippe. Sono stato costretto a rimanere per quattro giorni senza bici, però non ho mai smesso di crederci in questa ‘Sanremo’. In cima al Poggio oggi mi sono detto ‘oggi o mai più’, e sono partito a tutta, prendendomi anche dei rischi, perché ho sbagliato l’ultima curva in discesa ma, grazie al reggisella, sono riuscito a salvare la bici; all’ultima curva, invece, mi è caduta la catena, perché avevo sbagliato il rapporto, ma non ho mai perso la lucidità, non mi sono fatto prendere dalla paura e ce l’ho fatta”.


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