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(ANSA) – ROMA, 17 APR – La Roubaix di Filippo Ganna è finita
a 60 km dal traguardo, quando il campione del mondo a cronometro
ha mollato, e perso contatto, dopo aver avuto per due volte
problemi meccanici alla sua bici mentre attraversava dei tratti
in pavé ma riuscendo sempre a rientrare sul gruppo dei migliori,
facendo leva sulla potenza delle sue gambe. Poi però ha pagato
lo sforzo.
Quest’anno, quindi, non è andata come l’olimpionico di Tokyo
sperava, Ganna si è piazzato 35/o a 4’47” dal vincitore, un suo
compagno di squadra, quel Dylan Van Baarle che nei piani
iniziali dell’Ineos Grenadier avrebbe dovuto dare una mano
all’italiano. Ma così va il ciclismo, i ruoli si sono invertiti,
si è imposto l’olandese vicecampione del mondo e Ganna promette
già di riprovarci. “Mi piacerebbe avere la targhetta col mio
nome delle docce, continuerò a tornare qui fino a quando ci
riuscirò”, è il suo commento al termine della ‘classicissima’
francese. Ganna si riferisce al fatto che, alla Parigi-Roubaix,
la targhetta con il nome nelle docce è un onore riservato ai
vincitori. (ANSA).
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