
(ANSA) – PECHINO, 22 MAR – Nuvole dense e giallastre hanno
avvolto questa mattina Pechino dove l’aria ha registrato una
concentrazione di PM10, le particelle di inquinamento che hanno
un diametro inferiore a 10 micrometri e che possono attraverso
il naso attaccare i polmoni, che ha superato le tabelle di
monitoraggio degli ultimi due anni.
Secondo il Centro di monitoraggio ambientale della
municipalità, che ha avvertito le persone di non uscire
all’aperto per fare esercizio fisico o altre attività e hanno
chiesto prudenza alla guida per la scarsa visibilità, le
particelle PM10 hanno raggiunto i 1.667 microgrammi per metro
cubo entro le 6 del mattino (le 23 di mercoledì in Italia), a
causa “della tempesta di sabbia più violenta del 2023”, legata
al deserto del Gobi. Il dato è più di 37 volte la media
giornaliera di 45 microgrammi per metro cubo fissata
dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Pechino è regolarmente colpita da tempeste di sabbia in
primavera, alle quali si somma poi il tradizionale inqinamento
aggravato dall’aumento delle attività industriali e dalla rapida
deforestazione in tutta la Cina settentrionale.
Secondo i media locali, il fenomeno dovrebbe interessare,
oltre a Pechino, alcune aree nello Xinjiang, Qinghai, Gansu,
Ningxia, Mongolia Interna, Shanxi, Shanxi, Hebei, Pechino,
Tianjin, Heilongjiang, Jilin, Liaoning, Shandong, Henan,
Jiangsu, Anhui e Hubei, ha riferito il Centro meteo nazionale,
consigliando di prendere precauzioni contro la sabbia e le
polveri sospese, di chiudere porte e finestre in tempo e di
indossare le mascherine. (ANSA).
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