I Cinghiali in branco possono essere letali e vanno abbattuti. Parla Onide Venturelli, animalista ed ambientalista veterano del riminese

cinghiali«Mi dispiace molto per il 45enne di Mondaino vittima dell’attacco, gli auguro di riprendersi. Poteva andargli peggio, perché i cinghiali in branco sono davvero pericolosi, e un adulto può arrivare anche agli 80 – 90 chilogrammi di peso».

Così Onide Venturelli, animalista e ambientalista ‘veterano’ del riminese, presidente provinciale dell’Associazione vegetariana italiana.

«Periodicamente le associazioni degli agricoltori e dei cacciatori chiedono di liberalizzare o aumentare il numero di capi da abbattere nella nostra zona paventandone la pericolosità e l’eccessivo numero – continua Venturelli –. Ed effettivamente il numero di cinghiali negli ultimi tempi ha raggiunto livelli alti, una soglia che si può considerare di attenzione». «Quello che le categorie dell’agricoltura e della caccia propongono è l’abbattimento per tornare al di sotto di una soglia tollerabile, riportare la situazione sotto controllo», prosegue Venturelli.
Dunque gli animalisti danno ragione al ‘popolo delle doppiette’?
«Assolutamente no – continua Venturelli, che si toglie un paio di sassolini dalle scarpe –. E sa perché?»
No, dica…
«Perché negli ultimi anni – Venturelli è un fiume in piena – così come succede da tempi più recenti per i cani di razza, si veda il caso del traffico scoperto di bulldog francesi, sono stati proprio i cacciatori ad aver importato dall’estero, in particolare dall’Ungheria e da vari Paesi dell’Europa dell’Est un numero spropositato di cinghiali per dar loro la caccia». Tutto ciò è comprovabile facilmente, secondo il responsabile dell’Avi riminese, «perché i cinghiali portati sulle nostre colline dall’Est Europa sono notevolmente più grossi, di dimensioni maggiori, ed anche più prolifici rispetto ai nostri autoctoni».
Detto ciò come si esce da una situazione comunque piuttosto pericolosa?
«A questo punto lancio una provocazione – conclude Venturelli –: li uccidano pure tutti, quelli in eccesso, ma poi basta, si chiude con le sparatorie».

Quanto ai possibili motivi dell’attacco al 45enne di Mondaino, per Venturelli «è solo un problema di un territorio come il nostro, molto antropizzato, dove gli animali non hanno lo spazio necessario, e per spostarsi a volte devono attraversare anche la strada. Ma è l’uomo che non ha rispettato i principi naturali».

Il Resto del Carlino