
(ANSA) – ROMA, 01 APR – Il boicottaggio dell’Ucraina nelle
gare di qualificazione ai Giochi di Parigi “danneggia solo gli
atleti di Kiev”. Il Comitato olimpico internazionale risponde
così alla presa di posizione del governo ucraino che,
all’indomani della apertura da parte del Cio alla riammissione
di russi e bielorussi alle competizioni sportive internazionali,
ha deciso di vietare la partecipazione dei suoi in presenza dei
rivali di Mosca. Il Cio – fa sapere in una nota – “ha preso atto
della decisione” che “se attuata danneggerebbe solo la comunità
degli atleti ucraini e non avrebbe alcun impatto sulla guerra
che il mondo vuole fermare e che il Cio ha condannato con tanta
veemenza. Il Cio ha sempre sostenuto che non spetta ai governi
decidere quali atleti possono partecipare a quali competizioni
internazionali”.
Il boicottaggio, sottolinea ancora il comitato olimpico
internazionale “andrebbe anche contro la posizione di un certo
numero di atleti ucraini e di altri membri della comunità
olimpica ucraina”. A supportare questa tesi il Cio ricorda che
la federtennis di Kiev ha fatto appello sostenendo che “un
boicottaggio completo da parte dei giocatori di tutti i tornei
in cui giocano russi o bielorussi porterebbe alla distruzione
del tennis ucraino, perché i russi prendono parte a quasi tutte
le competizioni e la sanzione non sarebbe contro Mosca ma contro
gli ucraini. Se russi e bielorussi possono competere, devi
giocare con loro e vincere”.
Il Cio ricorda ancora che “purtroppo ci sono troppe guerre,
abbiamo visto in quasi tutte le edizioni dei Giochi atleti
competere tra loro nonostante le loro nazioni siano in
conflitto. Attualmente sono in corso 70 guerre: i comitati
olimpici nelle regioni coinvolte stanno seguendo i principi
della Carta Olimpica. Non richiedono l’esclusione di atleti ‘nemici’, ma consentono loro di competere senza restrizioni”.
(ANSA).
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