
(ANSA) – ROMA, 30 DIC – L’utilizzo di mascherine, si legge
nella circolare, “è efficace nel ridurre la trasmissione dei
virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente
peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul
funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere
indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in
particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia
grave”. Analogamente, “nel caso di un eventuale sensibile
peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare
l’adozione
temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la
limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono
assembramenti”. Al momento in Italia l’uso di dispositivi di
protezione delle vie respiratorie è obbligatorio per i
lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie
e Rsa. La circolare invita anche a garantire “un’adeguata
ventilazione negli ambienti chiusi, una misura fondamentale per
ridurre il rischio di trasmissione del SarsCoV2 e di altri virus
respiratori”. Il ministero raccomanda inoltre la vaccinazione
anti-Covid nella stagione invernale 2022-2023, con l’obiettivo
di “continuare a mettere in sicurezza prioritariamente anziani e
fragili, proteggendoli dalla malattia grave e
dall’ospedalizzazione”. Si raccomanda la somministrazione delle
quarte dosi con i vaccini bivalenti alle categorie a rischio, ed
un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella
formulazione bivalente “è attualmente raccomandata alle seguenti
categorie di persone che hanno già ricevuto una seconda dose di
richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi
almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione: persone
dagli 80 anni in su, ospiti Rsa, persone dai 60 anni in su con
fragilità. Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri
soggetti ultrasessantenni, che hanno già ricevuto un secondo
richiamo, potranno, comunque, vaccinarsi con una ulteriore dose
di vaccino”. Inoltre, dal 09/12/22 è stata estesa la
raccomandazione della vaccinazione anti-Covid ai bambini nella
fascia di età 6 mesi – 4 anni (compresi) che presentino
condizioni di fragilità. (ANSA).
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