Cisgiordania, due israeliane uccise in un attentato

   Due israeliane sono state uccise, ed una terza è grave, in un attentato palestinese a colpi d’arma fuoco nella Valle del Giordano, in Cisgiordania. Lo hanno detto l’esercito israeliano e i servizi d’emergenza. La polizia ha aggiunto che “il terrorista è fuggito ed attualmente ricercato”. In un primo tempo si è pensato ad un incidente stradale ma poi sono stati trovati i fori dei proiettili nella carrozzeria dell’auto. 

   Durante la notte scorsa, Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei e di artiglieria contro obiettivi palestinesi a Gaza e nel sud del Libano. Un portavoce militare israeliano ha precisato che sono stati più di 10 i siti di Hamas colpiti a Gaza, mentre nel sud del Libano sono stati centrati tre obiettivi. Secondo la stessa fonte Hamas ha lanciato da Gaza contro Israele 44 razzi. Uno, ha aggiunto, ha colpito una casa a Sderot ma senza vittime: 14 sono caduti in area aperta, 8 sono stati intercettati, 12 sono caduti in mare e 9 dentro la Striscia. L’esercito ha istruito i residenti attorno la Striscia di restare nei rifugi fino a nuovo ordine.

Il bombardamento dell’aviazione israeliana sulla Striscia di Gaza

     Da parte sua, l’agenzia di stampa palestinese Maan ha informato che negli attacchi della scorsa notte dell’aviazione israeliana sono stati colpiti diversi siti ‘”della resistenza”, fra cui basi di fazioni armate e posti di osservazione, alcuni dei quali situati a Khan Yunes, nel sud della striscia di Gaza.

   Fonti locali aggiungono che nel rione di Sajaya un edificio è crollato: possibilmente perchè situato nelle vicinanze di un tunnel. Gli attacchi, ha aggiunto Maan, hanno inoltre riguardato due zone aperte nella striscia di Gaza (a Beit Hanun e ad al-Zaytun). Si tratterebbe delle aree dove, secondo Israele, si trovavano tunnel militari di Hamas. In questi attacchi non ci sono state vittime.

   Durante la notte diverse formazioni hanno reso noto di aver preso parte ai combattimenti. Il braccio armato di Hamas ha annunciato fra l’altro di aver diretto il fuoco contro velivoli israeliani impegnati nei bombardamenti. L’ala militare del Fronte democratico per la liberazione della Palestina ha comunicato di aver sparato una salva di razzi verso il vicino kibbutz israeliano di Nativ ha-Assarà. Nel frattempo, rilevano i media locali, la leadership politica di Hamas segue gli sviluppi da Beirut. Ieri il suo capo Ismail Haniyeh ed il suo vice Sallah al-Aruri hanno avuto un incontro
con diversi esponenti, fra cui il leader della Jihad islamica Ziad Nahale. 

    Libano e Israele “non vogliono una guerra”, ha assicurato oggi la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil) dopo contatti tra le due parti. Le forze di pace hanno invitato “tutte le parti a cessare ogni azione” su entrambi i lati del confine, a seguito degli attacchi israeliani sul Libano che hanno fatto seguito al lancio di razzi verso lo Stato ebraico. 

   Il ministro della Difesa Guido Crosetto – giunto in Libano per una serie di incontri istituzionali e per celebrare il Venerdì Santo insieme al contigente italiano – ha incontrato oggi il comandante delle Forze Armate libanesi, Joseph Aoun, al quale ha assicurato che “le forze armate libanesi sono fondamentali per la stabilità e la sicurezza. L’Italia continuerà a fornire il proprio supporto nei rapporti bilaterali e in ambito Unifil”. 

   Ieri Crosetto si è riunito con il primo ministro libanese Najib Mikati, in un incontro nel quale ha sottolineato come “il Libano è uno snodo fondamentale per la stabilità regionale e dell’intero Mediterraneo”. In riferimento al divampare della tensione sulla frontiera con Israele, il ministro della Difesa ha detto che “in queste ore difficili è necessario ancora maggiore impegno per la pace e la sicurezza regionale affinché la situazione non degeneri”.


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