Città del Vaticano. Politici, vip e raccomandati beneficiano degli alloggi a prezzi stracciati

roma vaticanoNON è tutta casa e chiesa. L’ Apsa è di fatto la vera banca centrale del Vaticano, quantomeno si muove come tale, affiancandosi allo Ior. E forse sono stati i riflettori puntati sull’Istituto Opere Religiose, dagli scandali Ambrosiano-Marcinkus in poi, che hanno lasciato in posizione defilata la sua attività istituzionale, cioè l’amministrazione dei beni immobili a Roma e in Italia, pagare gli stipendi dei dipendenti vaticani, agire come centro di acquisti e da dipartimento per le risorse umane, con attivi per 998 milioni di euro e un portafoglio investimenti che ha superato nel 2013 la cifra di 475 milioni, riferisce nel suo Avarizia Emiliano Fittipaldi. Ha un ruolo nevralgico, insomma, lievitato dal 2002 con la nomina a presidente, firmata da Giovanni Paolo II, del cardinale Attilio Nicora, che ne ha retto le sorti sino al 7 luglio 2011, quando ha ottenuto da Benedetto XVI di essere sollevato dall’incarico per dedicarsi esclusivamente alla conduzione dell’Aif, l’Autorità di informazione finanziaria del Vaticano.

«SULLA CASA si cambia», è il pensiero di papa Francesco riguardo alla gestione e amministrazione di un patrimonio di 5.000 immobili, con un valore di mercato di 2,7 miliardi, assai deprezzato, come nel caso degli immobili dati in locazione da Propaganda Fide. Troppi i canoni di favore, addirittura irrisori, o simbolici, perché è difficile definire altrimenti affitti da 1,72 al mese, o da poche centinaia di euro in pieno centro, come racconta nelle pagine di Via Crucis Gianluigi Nuzzi. Gli immobili a canone zero sarebbero almeno 715. Vantaggi destinati a una platea di politici, vip, raccomandati e amici degli amici che hanno colto l’attico fuggente bussando alla porta di Propaganda Fide, come è successo negli anni un cui il Prefetto della Congregazione era il cardinale Crescenzio Sepe, (quello della casa a Bertolaso e della palazzina svenduta all’ex ministro Lunardi). Sepe aveva nominato nel comitato ristretto che assegnava gli alloggi quell’Angelo Balducci arrestato nell’inchiesta Grandi Eventi e intorno al quale, secondo i pm di Perugia e Firenze, ruotava il sistema Anemone. Alle missioni arrivò molto meno del dovuto se gli affitti fossero stati in linea col mercato.

SECONDO la Reuters investigatori finanziari del Vaticano sospettano che l’Apsa sia stata usata anche per azioni di riciclaggio, di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione di mercato. A volere l’inchiesta interna è stato lo stesso papa Francesco, che ha incontrato non poche resistenze. Il rapporto, denominato Protollo 336, punta a far luce sull’attività di Giampietro Nattino, presidente di Banca Finnat Euramerica, che si sospetta possa aver utilizzato conti Apsa per transazioni personali sul mercato azionario italiano. Ci sono oltre due milioni di euro spostati in Svizzera nel momento in cui i conti erano stati chiusi, a poche ore dall’introduziione di regole più severe contro il riciclaggio. E in tutti questi anni l’Italia dov’era? Per il radicale Maurizio Turco, autore di parecchie interrogazioni parlamentari, «si potrebbe riscrivere la storia d’Italia attraverso le operazioni contabili dello Ior». A questo punto anche dell’Apsa.

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