«UNA DECISIONE tardiva». Livio Lucaccioni, papà di Lamberto, il 16enne di Città di Castello morto il 19 luglio dopo aver fatto uso di Mdma durante una serata alla discoteca Cocoricò di Riccione, bolla così la scelta dello staff della Piramide di vietare l’ingresso nel locale ai minori di diciotto anni. Per loro, ha spiegato il patron Fabrizio De Meis, «saranno organizzate della serate speciali durante le quali non verrà servito alcol e con stop alla musica previsto per le 23».
Lucaccioni, che cosa ne pensate di questa ‘svolta’?
«In sostanza – dice il papà di Lamberto (difeso dall’avvocato Roberto Bianchi) – si tratta di una scelta giusta. Purtroppo per noi questo cambio di rotta è arrivato troppo tardi. Decisioni del genere potevano essere prese tempo fa. La tragedia sarebbe stata evitata. In tanti anni non è bastata la presenza di giovani ridotti in fin di vita, salvati solo in extremis dai medici. Per far cambiare registro alla discoteca c’è stato bisogno della morte di un ragazzo di appena sedici anni».
Come giudica il provvedimento di chiusura di quattro mesi emesso dal questore?
«Il patron De Meis ha affermato che con lo stop imposto dal questore di Rimini la discoteca avrebbe definitivamente pagato il conto. Per me e mia moglie invece non è così. Il nostro dolore non si è minimamente lenito, e forse non lo sarà mai. Il conto con la nostra famiglia è ancora del tutto aperto».
Il locale ha annunciato di voler rafforzare i sistemi di sicurezza e ha previsto anche un protocollo contro la droga. La vostra opinione?
«Credo che le parole debbano essere sostituite dai fatti. Secondo noi la vera soluzione sarebbe dare un taglio diverso alla politica della discoteca. Puntare tutto su un’immagine nuova, quella di un locale dove per divertirsi non ci si debba ‘sballare’».
Che cosa ne pensa del dibattito che la tragedia di suo figlio ha suscitato a livello nazionale?
«Vorremmo che la morte di Lamberto possa almeno servire a qualcosa, a salvare altre vite e a far comprendere ai gestori di locali come il Cocoricò, i cui profitti derivano essenzialmente dai giovani, che hanno in mano un oggetto ancora fragile».
Resto del Carlino