Sto leggendo qua’ e la’ del dissenso da parte di semplici cittadini, cosa peraltro condivisibile , e anche di personaggi delle istituzioni, cosa invece non accettabile, sulla finanziaria presentata dal Segretario Valentini, perché sono previste troppe tasse, perché prevede poche entrate correnti, perchè…perché….Insomma il solito film, già visto e rivisto. Da una parte i difficili tentativi per risanare un bilancio che fa acqua da ogni parte, dall’altra i soliti urlatori che non ne vogliono sapere di mettersi le mani in tasca, pur consapevoli che quei pochi soldi rimasti nelle casse dello Stato prima o poi finiranno, con tutto ciò che ne consegue sotto il punto di vista sociale.
Cittadini sempre pronti a chiedere e sempre pronti a non dare, senza mai poi proporre nulla di concreto. D’accordo che i primi a pagare una crisi dichiarata, debbano essere i colpevoli, che siano loro a dare il buon esempio, loro a gettare la prima pietra, ma ciò non toglie che tutti dovremo giocoforza convincerci che dovremo, chi più chi meno, a contribuire proporzionalmente ai singoli redditi. Certamente non dovrà essere la classe operaia , i lavoratori a basso reddito, coloro che si barcamenano con basse pensioni ad essere colpiti, ma tutti gli altri, quelli a redditi più alti , dovrebbero aver capito che non possono seguitare a vivere con la certezza del domani e dimostrare di possedere quel senso di Stato, quello che, forse, la politica di questo ultimo ventennio non ha avuto. Se poi c’è chi sfrutta il momento per fare demagogia, per cercare di accaparrarsi simpatie e consensi perché possano tramutarsi in voti alle prossime elezioni per se stesso o per il proprio partito, meglio lasciarlo perdere.
Non potrà certo servire per un futuro migliore di San Marino.
Paolo Forcellini direttore de Lo Stradone