Nuovo colpo di scena nel caso Chiara Petrolini, la 22enne accusata di aver ucciso e occultato i cadaveri dei suoi due neonati. La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Bologna, che aveva disposto la sua detenzione in carcere, accogliendo il ricorso della difesa.
Per ora, Petrolini resta agli arresti domiciliari, ma sarà il Tribunale del Riesame a dover decidere nuovamente sulla sua misura cautelare.
Il caso è esploso nell’agosto 2024, quando il cane di famiglia ha trovato un corpicino sepolto nel giardino della casa di Traversetolo (Parma). Un mese dopo, nel settembre 2024, è stato scoperto un secondo cadavere, nascosto nello stesso luogo. Gli inquirenti hanno accertato che entrambi i neonati erano nati vivi e poi morti poco dopo il parto.
In un primo momento, la ragazza era stata posta ai domiciliari, ma la Procura aveva chiesto il carcere, ritenendo la misura insufficiente. Il Riesame di Bologna aveva accolto l’istanza, stabilendo il trasferimento in carcere della giovane. Ora la Cassazione ribalta tutto, rinviando la decisione a un nuovo giudizio.
La difesa della giovane ha sempre sostenuto che il carcere non fosse la misura adeguata e ha portato il caso davanti alla Cassazione, che ha annullato la decisione precedente. Il Tribunale del Riesame dovrà ora riesaminare il provvedimento e stabilire se confermare gli arresti domiciliari o procedere con una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Fino a quel momento, Chiara Petrolini resterà nella sua abitazione a Traversetolo, in attesa della nuova decisione giudiziaria. Il caso, già drammatico, continua a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, mentre si attende la prossima mossa della magistratura.