CLAMOROSE RIVELAZIONI DI CARINGI SUL PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELLA BANCA DEL TITANO!

Oggi nel Tribunale Civile e Commissariale della Repubblica di San Marino c’è stata la seconda udienza riguardante il processo per la truffa ai danni della Banca del Titano che vede come soggetti imputati, l’ex. Direttore Pace, il Sig. Frezza ed il Sig. Marangoni – entrambi di Senigallia. Il Commissario che se ne occupa è Roberto Battaglino.

Importante, tra le altre cose, oltre all’estromissione – come parte civile  – dal processo della Gefin, patrocinata dall’Avv.Berti Gian Nicola, anche e, soprattutto l’escussione come testimone di una vecchia conoscenza di San Marino, ovvero il Dott. Caringi, l’ex capo della Vigilanza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.

Clamorose sono state le sue rivelazioni, che infatti dichiara:

‘’Ad un nostro controllo avvenuto dal gennaio al Marzo del 2006 abbiamo potuto riscontrare che ci sono state notevoli ed evidenti anomalie nella gestione della Banca, soprattutto negli affidamenti, con una gestione del rischio poco ortodossa e poco affidabile, in quanto si passava attraverso una prospettazione opaca, di questi affidamenti, all’interno dell’azienda, quindi con riferimenti distorti al consiglio di Amministrazione ed in un contesto di mancanza di controlli sostanziali e validi da parte del Collegio Sindacale e della Società di Revisione e soprattutto ho rilevato una prospettazione dello stato del Rischio e dell’Azienda, all’organo di vigilanza (BANCA CENTRALE), totalmente distorta basata su reporting  radicalmente distorti, e questo vale in generale per quasi tutto il credito che è stato valutato come inficiato da perdite.’’

Quindi veri e propri reporting ‘’distorti’’ dati alla Vigilanza di Banca Centrale con una gestione del rischio poco ortodossa ed affidabile. E’ importante sapere questo in quanto tutti noi abbiamo pagato – come Stato sammarinese – la ‘’poco ortodossa e affidabile’’ gestione della Banca del Titano.

Ma ancora:

‘’Le modalità di gestione di questi rapporti non erano dissimili dalle altre, si concretizzavano fondamentalmente in processi istruttori impropri e in modalità di gestione non ortodosse.

LE OPERAZIONI ZERO COUPON CREATE ARTIFICIOSAMENTE PER DARE SOLDI AI CLIENTI CHE SI VOLEVANO AGEVOLARE ED INTANTO IL BUCO AUMENTAVA…sentite che cosa dichiara Caringi:

‘’Le operazioni degli zero coupon erano state realizzate, in buona parte in affidamenti dati su garanzia degli zero coupon artificiosamente configurate per dar luogo ad un’erogazione non supportate da garanzie, tra l’altro titoli acquistati con lo stesso importo del prestito. C’erano decine di operazioni caratterizzate da queste modalità (prestiti erogati con garanzia titoli a zero coupon artificialmente creati); era una sorta di prodotto della casa che veniva dato a chi doveva avere un prestito, e di clientela che si voleva agevolare. Questa è la prima grande anomalia.’’

ASSEGNI POST-DATATI ANCHE INSOLUTI ASSUNTI A GARANZIA.

‘’La seconda grande anomalia è la gestione degli assegni post-datati, in concreto venivano fatti dei rinnovi continui anche a fronte di evidenti difficoltà di onorare gli assegni stessi; addirittura alcuni assegni insoluti venivano assunti a garanzia di nuovi finanziamenti.

La prassi dei finanziamenti di questo tipo veniva eseguita per agevolare dei clienti che venivano a chiedere dei fondi e venivano agevolati proponendo questo tipo di operazioni che avevano l’effetto di avere subito disponibili dei fondi, quindi non erano finanziamenti a fronte di titoli preesistenti presso l’Azienda di credito, e questo valeva come prassi.’’

Le ispezioni sono iniziate il 6 Gennaio 2006 e terminate nel marzo 2006, ed ho rilevato la storia dei rapporti e la gestione incorretta di questi, c’erano – nel corso dell’ispezione – affidamenti con dei tipi di garanzie non corretti.’’

LA PRIMA COSA CHE SI FACEVA ERA L’OPERAZIONE ZERO COUPON

’Ci sono operazioni dove l’operazione zero-coupon (per avere liquidità) era la prima che per rapporto si faceva.’’

IL DIRETTORE PACE OPERAVA AL DI FUORI DEL SUO MANDATO, ESORBITANDO LE SUE COMPETENZE

‘’Da quello che ho potuto rilevare è che la gestione sostanziale di questi rapporti era delegata al Dottor Pace, in assenza di delibere consiliari, il Direttore aveva poteri di erogare affidamenti nella misura in cui fossero garantiti da titoli realizzabili ed aveva gestito questi poteri andando al di la del mandato, in presenza di garanzie che poi si sono rivelate inconsistenti come gli zero cupon. Faceva quindi operazioni senza avere i poteri. E’ stato un rilievo esclusivamente tecnico.’’

Quindi rivelazioni davvero scottanti quest’oggi nel Tribunale della Repubblica di San Marino, che evidenziano – come se non ci fosse bisogno – che la gestione della Banca del Titano, che ha avuto un buco di circa 21 milioni di Euro, fosse – come dice Caringi – poco ortodossa e poco affidabile.

Lo sanno bene i sammarinesi che si sono dovuti accollare, per colpe non loro ma di mala gestione – se non di truffa, ma su questo dovrà sentenziare il Commissario Battaglino – della Banca del Titano circa 10 milioni di Euro, e cioè circa 500 euro a testa.

Con buona PACE del Dott. PACE, ex Direttore della Banca del Titano, il quale ci risulta  che tuttora abbia la residenza nella Repubblica di San Marino (!!!!!) e titolare di contratto di Leasing – o comunque fruitore – sino al 2008 -, ed ho le prove in mano di quello che scrivo – di ben due/tre appartamenti siti nella parte alta di Città.

I Sammarinesi sentitamente ringraziano, se non s’incazzano!

(scusate il termine ma questa volta ci voleva!)

Marco Severini – Direttore del Giornale.sm

Ps. Nel prossimo appello altre ed ulteriori novità su questo caso.