Clamoroso! Wei Seng ‘Paul’ Phua riuscito a fuggire da Macao grazie all’immunità sammarinese?

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Emergono retroscena clamorosi sull’operazione che ha portato all’arresto a Las Vegas, dei due poker pro high stakes di Macao Wei Seng ‘Paul’ Phua e Richard Yong. Retroscena che portano diretti anche alla vicina Repubblica di San Marino.

Ma procediamo con ordine.  La rete di scommesse organizzata  dai due uomini d’affari malesi ha gestito, solo a Las Vegas, scommesse illegali per 360 milioni di dollari sulla Coppa del Mondo (si parla di turnover): tutto nell’arco di due settimane (fonte Calvynaire).

In gran parte il denaro è stato piazzato sul bookmaker asiatico SBOBET. Gli otto uomini che gestivano il circuito illegale dal Caesars Palace (all’insaputa dei manager del casinò), hanno raccolto gioco da scommettitori asiatici ma anche da residenti americani.  Sappiamo che negli States, è consentito scommettere live solo in quattro Stati, compreso il Nevada (da bookmakers autorizzati all’interno dei casinò). Vietato ad ogni livello il betting online.

I due businessman sono dovuti fuggire da Macao, dopo essere stati arrestati il 18 giugno, sempre per aver gestito un giro milionario di scommesse clandestine. Hanno però scelto la location sbagliata…

In Cina, l’opinione pubblica grida allo scandalo: in molti si chiedono come abbia fatto Phua a scappare da Macao, dopo essere stato messo in libertà.  Il tabloid “South China Morning Post” ipotizza che lo junket si sia avvalso della sua immunità diplomatica: Phua è stato nominato ambasciatore (non residente) in Montenegro, per conto della Repubblica di San Marino, nel febbraio del 2011. 

Grazie al passaporto diplomatico Phua ha lasciato Macao, con il suo jet privato ed è atterrato a Las Vegas, molto probabilmente dopo aver ricevuto rassicurazioni da parte di qualche amico in Nevada. Ma non tutto sarebbe andato secondo copione.

C’è di più: sui media italiani e di San Marino, si parla di un coinvolgimento di Phua proprio nella Repubblica del Titano dal 2011, con un ambizioso progetto, la costruzione di un hotel di lusso (a sette stelle) e casinò (fonte: il giornalista del Corriere della Sera, Mario Gerevini), essendo il magnate malese proprietario della catena Aman Resorts. Il Governo locale aveva già sottoscritto un accordo formale di intenti con Phua (fonte: Il Fatto Quotidiano).

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